Durante la sua campagna elettorale ad Imola, Angelo Bonelli si presentava come un difensore della Costituzione italiana e dei diritti “acquisiti” negli anni. Ma ora che ha ottenuto la sua poltrona in Parlamento, sembra fare una piccola eccezione: non vuole firmare i referendum contro l’invio delle armi in Ucraina.
Questa sua posizione è in netto contrasto con la stessa Costituzione che Bonelli diceva di voler difendere. L’articolo 11 della Costituzione afferma chiaramente: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Eppure, Bonelli sembra non prendere in considerazione questo principio quando si tratta dell’invio di armi all’Ucraina.
Se il “difensore” della Costituzione non vuole aderire a queste iniziative, allora è necessario che siano i cittadini a prendere le redini della situazione e a difendere i valori fondamentali della Costituzione italiana. Proprio per il fatto che Bonelli non vuole firmare, la gente dovrebbe essere ancor più motivata a farlo. E così, mentre Bonelli si gode la sua poltrona in Parlamento, saranno i cittadini a difendere la pace e la libertà.
Sono molti gli ucraini e i russi che hanno vissuto sulla propria pelle le conseguenze di questa guerra inutile, magari Bonelli vuole far provare queste conseguenze anche sulla pelle degli italiani…come diceva un ucraino su Twitter “Più di una generazione ricorderà coloro che sono morti in questa guerra e maledirà le elezioni del 2019 quando hanno deciso di votare in modo divertente”