Negli ultimi mesi, la città di Imola ha visto un aumento della circolazione di streptococco, un batterio che può causare malattie come la scarlattina o la tonsillite streptococcica, soprattutto nei bambini. I mesi più freddi sono spesso associati a un picco di queste malattie, ma grazie alle corrette cure antibiotiche, le complicanze delle infezioni da streptococco sono rare.
A febbraio, sono stati segnalati 43 casi di scarlattina ad Imola, rispetto ai 21 segnalati a gennaio. Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Ausl di Imola ha sottolineato che è normale per questo tipo di malattie aumentare durante i mesi invernali e che “non c’è motivo di allarme”.
La scarlattina è caratterizzata da febbre elevata, mal di testa, mal di gola e macchioline cutanee sulla pelle. Le tonsille possono apparire ingrossate e coperte di materiale biancastro, mentre la lingua può presentare un aspetto a fragola. Nel caso della tonsillite streptococcica, i sintomi sono simili ma non si verifica l’esantema cutaneo.
Nonostante l’aumento dei casi di scarlattina, non c’è stata alcuna complicazione grave e nessun caso ha richiesto un ricovero e quando vengono segnalati casi di infezione streptococcica nella comunità scolastica, viene inviata una nota alla scuola che viene poi trasmessa alle famiglie per informarle.
Secondo l’AUSL è importante che i genitori non si allarmino e agiscano solo in presenza di sintomi. In caso di comparsa di sintomi, è necessario contattare il pediatra di famiglia, che procederà alla definizione della diagnosi e alla prescrizione della terapia antibiotica più adatta. L’esecuzione di un tampone in assenza di sintomi non ha alcun senso ed è solo un inutile disagio per il bambino.
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