Il cambiamento di nome e di lista è una tattica utilizzata dai comunisti per far sembrare che ci siano molte opzioni tra cui scegliere, quando in realtà si tratta degli stessi individui che girano da un partito all’altro, da un altra lista “civica” ad altra. Purtroppo, riescono a illudere la massa dei meno attenti e degli imolesi meno informati.
Il caso di Filippo Samachini, il comunista che è stato portato dal PD di Panieri al Consiglio Comunale di Imola come “nuovo” consigliere e adesso si è inventato la Sinistra Imolese è un chiaro esempio di questa strategia. Samachini stesso ha ammesso che la scelta di Elly Schlein di candidarsi alle elezioni del Parlamento nelle liste del PD era prevedibile e che sarebbe stata seguita dalla sua adesione al partito per partecipare alle primarie. In questo modo, il progetto politico di Coraggiosa Imola si è dimostrato una mera tattica per portare voti al PD, con l’aiuto anche del “puro” comunista espulso dal Partito Comunista Italiano insieme ad altre nove iscritti.
Samachini e i “comunisti” imolesi sostengono di voler unire la sinistra che non si riconosce nelle scelte del PD, e per questo hanno deciso di cambiare il nome del loro gruppo consiliare in Sinistra Imolese. Dicono che il loro rapporto con l’assessore Elisa Spada e con le altre componenti di Coraggiosa è diventato più formale, certo fino alle prossime elezioni. Adesso Spada è vista come un’assessora scelta dal sindaco e non più come espressione del progetto politico Coraggiosa Imola, ma senza di lei ci sarebbero stati meno degli isterismi di Samachini nel Consiglio Comunale.
Il cambiamento di nome e di lista dei “comunisti” imolesi nasconde la loro vera natura politica e il loro interesse nel portare voti al PD. I compagni non rappresentano una vera alternativa politica, ma sono soltanto un’altra faccia della stessa m…edaglia.