Dal convegno “L’agricoltura dalla manodopera alla robotopera: i profili ricercati in Emilia-Romagna”, promosso da Confagricoltura Emilia Romagna in collaborazione con una delle tante agenzie per il lavoro in Italia, tenuto a Bolgona il 24 febbraio 2023, risulta che l’agricoltura emiliano-romagnola è alla continua ricerca di manodopera, ma sembra che le aziende del settore stiano fallendo nel loro compito di attrarre nuovi dipendenti.
Il 52% delle aziende non trova operai agricoli specializzati, come potatori, raccoglitori e operatori esperti in agricoltura di precisione. Inoltre, anche i trattoristi o conduttori di macchine agricole sono di difficile reperibilità per il 27% delle aziende. Nel 2021 sono state assunte 130 mila persone, di cui solo 1.100 a tempo indeterminato. Nel 2022 il numero di attivazioni è aumentato a 133 mila, ma non è stato specificato quanti di questi nuovi posti di lavoro siano a tempo indeterminato.
Come è noto, la maggior parte delle assunzioni nel settore sono a tempo determinato, in apprendistato o lavoro somministrato, perciò non sorprende che queste condizioni precarie non attraggano i lavoratorim forse le aziende dovrebbero valutare l’offerta di condizioni di lavoro, più stabili e sicure, per attirare dipendenti di qualità, magari in un altro convegno…