Abbiamo notato che sulla stampa “mainstream” locale manca una cosa importante sulla campagna elettorale del PD a Imola. Si parla poco o niente del fatto che sulla lista dei “blindati” per Imola, considerato un “fortino rosso”, è stata piazzata una donna con tendenze totalitarie, propensa alla censura e alle restrizioni aberranti, la ex sottosegretaria alla Salute nel governo M5S-PD, Sandra Zampa.
E’ quella che voleva l’esercito in strada a Napoli, ovunque i sindaci PD lo avrebbero chiesto, perché voleva un Natale “diverso da quello conosciuto” ed è stata la sola a non essere riconfermata nel governo dei “migliori” di Draghi.
Era evidente che, come fondatrice del PD, non poteva fare altro che odiare il Natale e le sue tradizioni collegate, tanto da spingersi come sottosegretario alla “Salute” per inutili e drastiche restrizioni pur di rovinare una delle feste più importanti per i cristiani, quella che di solito viene trascorsa in famiglia, con le madri e padri e non con “genitore 1” o “genitore 2”. Come festa centrata sulla famiglia tradizionale, per il PD sempre in cerca di “egemonia/controllo di sinistra” (cit. Speranza) il Natale del 2020 è stato un’occasione da non sprecare per colpire di più i legami familiari e le aziende, spesso a conduzione familiare. Vi ricordate quanta tristezza si riscontrava per le vie della città a causa delle restrizioni, con tutte le serrande abbassate per mantenere la psicosi generale che da lì in poi avrebbe portato la gente ad accettare incondizionatamente delle terapie geniche spacciate per “vaccini” per aprire le attività e le città? A Imola vi ricordate come si sono inventati la “zona arancione scuro” a un mese dalla vaccinazione (che invece di portare alla aperture ha portato “alla variante inglese con tipizzazione locale”) pur di non pagare i ristori ai gestori lasciati aperti ma senza clienti?
Ecco, la Zampa è una di quelle che ha lavorato per questa dittatura sanitaria ed “egemonia di sinistra”. Non a caso, dopo 3 dosi, tanti “malori improvvisi”, “nessuna correlazione” , dopo 175.000 morti (numero che conveniva per la propaganda vaccinale ma mai per chiedere chi è stato responsabile) e dopo l’uscita della notizia sul Corriere e La Repubblica che il virus si poteva curare e che gli antinfiammatori se fossero stati usati avrebbero ridotto le ospedalizzazioni del 90%, la Zampa difende con i suoi canini l’operato del ministro della malasanità Roberto Speranza. In un tweet queste notizie le ha bollate come “falsi argomenti dei no vax”, l’unico tweet che la mente della Zampa ha partorito in questa campagna elettorale per adesso, per il resto invece si accontenta di retwittare le sparate del PDnetwork, del tipo scegli “il guanciale o la pancetta”.
Quindi così come i partenopei (contro i quali Zampa voleva schierare l’esercito) ci possono salvare dal ministro Speranza e da future restrizioni che danneggerebbero di più l’economia e le nostre bollette, cosi anche gli imolesi si possono salvare della deviazioni dittatoriali della ex sottosegretaria alla Salute restando a casa.
Votando Manca, anche se non entrerebbe in parlamento, i voti se li prenderà la Zampa (della dittatura sanitaria) essendo paracaduta e capolista nel collegio di Imola.
Siccome non ci facciamo illudere di avere convinto lo “zampo” duro del PD, composto da vecchietti sopravvissuti alle prime 3 o 4 dosi, chiediamo a tutte le persone di ogni età che amano la liberta e non le devianze promosse dal PD di andare a votare, tanto da portare il partito del demonio ad una percentuale più bassa possibile, perché più si partecipa al voto più si abbassa la percentuale del PD e più cresce la probabilità di evitare gente totalitaria (degna dei regimi comunisti) al governo come la “tizia’ scartata da Draghi.