Non sappiamo se la crescita della Lega imolese, prima e durante la pandemia, fosse dovuta alla costanza dei banchetti fatti negli anni anche sotto le intemperie (a prescindere dal periodo elettorale o meno) o se tutta la crescita è stata trainata soltanto dalla figura del “capitano” che si faceva i selfie mentre mangiava i maccheroni. Quello che noi diamo per certo è che la Lega sul territorio comincerà a perdere e non perderà soltanto i pezzi, ma anche i voti.
Con le ultime elezioni amministrative di Imola, la Lega locale era passata dal periodo del “buongiorno Padania, buonanotte Padania” e di certe foto (che nessuno ci ha voluto far pubblicare) al periodo degli “scoiattoli verdi” e arroganti. Il soprannome di “scoiattoli verdi” è stato conferito dagli “amici” ad alcuni esponenti della Lega imolese per una battaglia contro l’abbattimento degli scoiattoli, un’invenzione di Bonaccini per distrarre l’attenzione dell’opposizione da altri temi ancora più importanti. Eravamo in pieno “stato di emergenza” non tanto causato dal morbo della paura, ma dai DPCM liberticidi e illegittimi varati dal governo Conte (M5S-PD). Quei DPCM cambiati ogni settimana così che nessuno riusciva ad attaccarli in tempo in tribunale e a fermarli. In pratica era questo il modello Conte “che tutto il mondo (dei parassiti elitari) ci invidiava”, con l’uso dei decreti governativi in grado di erodere il potere giudiziario e costituzionale. Cosa che piace tantissimo al PD sovversivo e per la quale alcuni “utili idioti” e poltronari della politica nazionale si sono prestati volentieri senza pensare alle conseguenze sociali e a quello che può portare una “egemonia di sinistra” costruita dagli eredi dei comunisti, in un’era di selvaggia digitalizzazione e controllo.
Tornando a Imola, abbiamo visto come il livello gregario della lega moroniana si fosse alzato con l’entrata di Rebecca Chiarini e di Serena Bugani. Ovviamente per chi le conosce anche solo un po’, la scelta delle due donne di candidarsi nella lega imolese nonostante il basso livello intellettivo della dirigenza locale aveva fatto nascere domande sul come sarebbero andate le cose, visto che si parla di due persone disciplinate e capaci nel loro ambito. Le cose sono andate così: in meno di due anni due persone capaci hanno lasciato la carretta della Lega locale.
Rebecca aveva scelto già da un pezzo di entrare in un gruppo misto e Serena qualche giorno fa ha deciso di salire nell’arca della Meloni.
Come era da aspettarsi, i personaggi della dirigenza locale hanno cercato di minimizzare, uno facendo finita di niente, l’altro raccontando che “i nostri interessi sono altri”, cosa di cui non avevamo dubbi. Ma, vista l’incapacità di soffermarsi sulle critiche arrivate dalle colleghe che ci hanno messo la faccia e comunque hanno dato una mano importante alla Lega per vantarsi dei seggi consiliari ottenuti a Imola, ci chiediamo: “Selfini” sa come viene gestita la lega imolese, pardon… moroniana?