Tutto quello che fa la giunta Panieri va controllato, perché non si sa mai che cosa si inventa, essendo una giunta PD è capace di tutto, anche perché l’opposizione controllata del tipo Lega non è capace intellettualmente di capire le implicazioni di alcune decisioni che vengono prese e implementate sul territorio.
L’anno scorso a Imola è apparsa la figura dello “Street tutor”e il sindaco Panieri con delega alla sicurezza, aveva dichiarato al Carlino che si trattava di un “progetto sperimentale che allarga di più il ventaglio dei controlli”. A quell’epoca non era ancora uscito sulla stampa locale “mainstream” il discorso dei tanti agenti di Polizia Locale che se ne andavano da Imola per i turni massacranti. Una situazione che certamente si poteva risolvere con l’assunzione di altri agenti, ma il giovanotto ha preferito sperimentare sulla sicurezza della gente in stile PD con queste nuove figure inventate dalla regione più “rossa” dell’Italia.
Nel 2003 con l’approvazione della Lege Regionale 24 in Emilia-Romagna si era avviato un “percorso di legittimazione e professionalizzazione di coloro i quali svolgevano attività di sicurezza nei locali”, all’art. 9 venivano creati i Referenti della Sicurezza (RdS). Con la Direttiva approvata dalla Giunta regionale di Bonaccini tramite la delibera n. 164 del 08/02/2021 questi referenti vengono trasformati dalla giunta Bonaccini in “street tutor” e se andate a leggere la direttiva potete vedere che nasce con la solita motivazione dello “stato di emergenza” con la quale ci sono stati calpestati i diritti negli ultimi due anni: “del contenimento della diffusione del contagio da Covid-19 attraverso, tra le diverse iniziative, la limitazione della mobilità personale, il divieto di assembramenti, le limitazioni inerenti la gestione di pubblici esercizi e attività commerciali al cui controllo concorrono, in aggiunta alle attività d’istituto, anche le polizie locali”.
A questo punto forse vi ricorderete parole e il linguaggio di Bonaccini, presidente della Regione, quando nel maggio del 2020 aveva dichiarato alla tv di casa, La7, nella trasmissione “Piazza Pulita”: “noi (i contagiati) andiamo a scovarli casa per casa… abbiamo più di 70 unità mobili specializzate che girano in tutta la regione”. Secondo voi chi avrebbe potuto entrare nelle case dei “contagiati”, magari asintomatici, a scovarli, dato che nella stessa delibera si fa riferimento alla “facoltà di arresto da parte dei privati – artt.380-383 CPP” ? Erano o sono questi “street tutor”?
Il PD ha sempre lavorato per “privatizzare” lo Stato, tramite le sue giunte regionale o locali ha sempre esternalizzato qualche servizio o funzione dello Stato, con la scusa che lo fa meglio il privato e si risparmia, ma bisogna sempre chiederci che cosa sono queste privatizzazioni, chi sono questi privati (coop, srl, ecc. ecc, e cosi via), che “lavorano meglio” dei dipendenti dello Stato e se davvero si risparmia? Nella città di Imola vediamo che Panieri invece di risparmiare i soldi degli “affidamenti diretti” e dare più risorse per la Polizia Locale ha preferito sperimentare sugli imolesi e non ci sorprende visto che fa parte di un partito con dietro un ideologia perversa, che cerca in tutti modi di smantellare lo Stato, di restringere e privatizzare sempre di più (se non li fermiamo) servizi e diritti fondamentali per le persone.
Se fate una ricerca sul web vedrete che, guarda caso, gli “street tutor” vengono impiegati soltanto nelle amministrazioni con giunta PD, a Imola il servizio di Street Tutor è stato affidato alla Magnum Exclusive Srl come “miglior offerente” e dal sito del linkedin vediamo che il titolare è un certo Alessandro Boccia. Andando a guardare i suoi profili social abbiamo notato che tra le foto pubblicate su facebook, oltre quella della singola città nella quale i suoi dipendenti sono stati impegnati con “street tutto”, cioè quella di Panieri, ce ne sia anche una di cui si intende che il personale sempre di questa società è stato impegnato nel controllo del greenpass per “Imola in Musica”, quando la giunta voleva fermare la diffusione del virus con le transenne. Era proprio in quei giorni di delirio provocato dall’introduzione del lasciapassare di ispirazione nazifascistcomunistadraghinano, che Panieri annunciava la sperimentazione con gli “street tutor”.
Il Carlino aveva definito gli “street tutor” con tanto sciocco pathos, come “Angeli custodi di strade e piazze”, ma per noi le figure degli “street tutor” (a prescindere da quale società siano impegnati) non sono altro che “demoni” della privatizzazione della sicurezza statale, che deve essere garantita da dipendenti pubblici e non da soggetti che potrebbero essere facilmente licenziabili.