Un’interessante e strana testimonianza “personale” è stata pubblicata dalla consigliera dei FDI, Maria Teresa Merli sul proprio profilo social. Secondo la Merli le farmacie Sfera hanno ricevuto direttive dall’Asl di non eseguire tamponi rapidi alle persone che hanno avuto contatti con positivi, cosa assolutamente strana visto che tutta la narrativa sulla contagiosità di questo virus e le sue varianti è stata costruita proprio sui tamponi che non poche volte hanno dato dei risultati inaffidabili. Perché adesso quando la gente si affolla (sopratutto quella con due dosi) a vaccinarsi con la terza dose per prolungare i suoi diritti condizionata dal greenpass “strumento di libertà” non si vuole fare questi tamponi rapidi e solo inaffidabilità o anche qualcosa altro? Nel corso dell’Open Day dell’Hub Osservanza di oggi 2 gennaio sono state eseguite 302 dosi, di cui 260 terze dosi, 34 seconde dosi e 8 prime dosi. In aspettativa da una risposta ufficiale da parte dell’ASL vi presentiamo la “testimonianza personale” de la consigliera di FDI:
“Le farmacie Sfera (non so le altre come siano regolate) hanno ricevuto direttiva dall’Asl di non eseguire tamponi rapidi alle persone che hanno avuto contatti con positivi. Queste devono infatti aspettare di essere contattate dall’Asl in seguito al tracciamento per poi essere convocate al tampone molecolare.
Con i tempi attualmente in essere, sapete cosa significa? Significa che bisogna aspettare sicuramente un paio di settimane per essere convocati. Quindi una quindicina di giorni in cui quelle persone di buona volontà, ma respinte da sistema mal organizzato, si ritrovano libere e possono inconsapevolmente contagiare.
Se l’ASL non ha messo in conto la propria inefficienza dovrebbe almeno istruire i propri dipendenti a una maggiore elasticità e applicazione del buon senso.”