Sabato, 4 dicembre 2021 a Imola, nonostante l’aumento dei contagi dovuti alle variante prodotte dalle vaccinazioni di massa, è stato creato un assembramento in piazza Matteotti (con il beneplacito delle autorità locali) in occasione dell’accensione dell’albero di Natale per dare spazio e scena ai discorsetti del presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini.
Durante il suo solito spot pubblicitario ai sieri sperimentali e al discriminatorio “super” lasciapassare (lasciapassare che sta per scattare in barba al buon senso e alla Costituzione lunedì 6 dicembre) è arrivata anche una piccola contestazione. La contestazione è arrivata in mezzo al suo pubblico formato come sempre dai soliti “democratici” e vecchietti di partito.
Ovviamente non poteva mancare, vista la presenza di Bonaccini, la giunta allineata per quelle foto di rito usate per riempire le pagine di quella stampa che vive soltanto e grazie al “reddito di giornalanza” e alle mance date dalla stessa Regione, mandando avanti senza scrupoli e nemmeno un minimo di deontologia una narrativa “ufficiale” che ormai non trova riscontro manco nella realtà dei fatti creando soltanto dei problemi alla gente sana discriminata per non aver ceduto ai ricatti di stato.
Bonaccini voleva essere lasciato parlare, perché dai suoi atteggiamenti di piccolo “ducetto” non sa fare altro, soltanto parlare e mai ascoltare anche gli argomenti degli altri, mai intanto si crede “democratico”… e chi avrebbe mai pensato che i comunisti del futuro (presente) chiameranno se stessi democratici?
"Pagare il pizzo comporta benefici quali il non vedersi bruciare la casa o non avere le finestre scoppiate da proiettili nel cuore della notte" pic.twitter.com/6578FOfuSp
— Luca Donadel (@realDonadelLuca) December 4, 2021