Posato l’intero tratto della rete di teleriscaldamento per allacciare Palazzo Calderini. Dalla mattina di oggi, 3 dicembre, la viabilità è ritornata alla normalità. Sedcono HERA ogni anno saranno evitati così il consumo di 18 tonnellate di petrolio e l’emissione di 50 tonnellate di anidride carbonica
Ieri è stato l’ultimo giorno del cantiere di Hera in via Cavour a Imola necessario per allacciare Palazzo Calderini, al civico 84, alla rete cittadina del teleriscaldamento. E da questa mattina, 3 dicembre, tolti gli ultimi allestimenti del cantiere, la circolazione è tornata alla normalità.
Complessivamente sono stati posati in questi mesi circa 350 metri di condotta, a partire dalle Scuole Carducci già allacciate al teleriscaldamento. Ora anche Palazzo Calderini, nel centro storico, si va ad aggiungere agli altri edifici “simbolo” della città già teleriscaldati, tra questi, oltre alle Scuole Carducci già citate, ci sono l’Ospedale Vecchio e Nuovo, la piscina comunale e il Palazzetto dello sport, il Teatro Comunale, il Municipio, il Duomo e alcune chiese, il Teatro Osservanza, il Convento dei Cappuccini, la Comet, il centro Leonardo e diversi istituti scolastici.
Per HERA “si è trattato di un cantiere complesso, come in genere accade nei centri storici, caratterizzato anche da ritrovamenti archeologici che hanno visto la presenza costante nel cantiere di un archeologo sotto la supervisione della Soprintendenza.
Le indagini archeologiche hanno consentito di mettere in luce il punto di incrocio delle strade antiche corrispondenti alle attuali vie Appia e Cavour, già comunicato nelle settimane scorse. Ma non solo”.
Per la Soprintendenza “la prosecuzione dell’indagine lungo via Cavour ha consentito di verificare quanto in età antica questa strada, parallela alla via Aemilia, si snodasse notevolmente più a sud dell’attuale e con una forte inclinazione verso sud est. All’incirca di fronte a Palazzo Calderini, infatti, si è scoperto un tratto di crepidine in blocchi di arenaria e parte del selciato in trachiti risalente all’età romana imperiale: non è stato possibile verificare l’ampiezza della strada, che si insinua sotto il fronte di palazzi che costeggiano il margine sud di via Cavour. Sembra comunque accertato che il tracciato più antico della strada, brecciato, risalente all’età repubblicana, corresse un paio di metri più a nord di quello di età imperiale.
Si sono potuti individuare, invece, alcuni pilastri fondati in muratura e con basamento in selenite, pertinenti a edifici che si dovevano affacciare lungo il lato nord dell’antica strada. Uno dei blocchi in selenite, evidentemente recuperato da un edificio molto più antico, si è rivelato essere una porzione di capitello di grandi dimensioni decorato a foglie d’acanto, che è stato recuperato e depositato presso il Museo”.