Oggi abbiamo subito un’aggressione fisica, sotto l’orologio della città, da una donna di colore, che si indirizzava verso una manifestazione per i “diritti delle donne afgane”, per il semplice motivo che prima di aver un dialogo spontaneo con lei le abbiamo chiesto se: “capisce l’italiano?”
Se la risposta fosse stata un semplice “sì” le avremmo voluto soltanto chiedere – (visto che si stava recando verso il luogo di una manifestazione organizzata da quelle associazioni della galassia PD ( …senza scopo di lucro ma che ricevono contributi pubblici…) che pretendono di lottare per i diritti delle donne afgane – se fosse a conoscenza di chi ha distrutto l’Afghanistan. Visto che con tutta probabilità la persona in questione proviene veniva dall’Africa, le avremmo voluto chiedere se sa e se si sappia spiegare com’è possibile che un continente così ricco di risorse continui ad essere povero, spiegarle quello che in troppi o fanno finta di non capire o non capiscono, non solo l’italiano.
In tutti questi anni in pochi hanno capito e hanno aperto gli occhi sull fatto che chi ha sfruttato le risorse dell’Afghanistan, di altri paesi e del continente africano, è la sinistra globalista. La stessa sinistra che finanzia tutti questi movimenti, partiti “democratici”, ONG, giornali pro-immigrazione ecc. in giro per il mondo, e che condizionano la vita e la politica dei popoli e poi escono con slogan buoni soltanto a nascondere la realtà dei fatti.
La sinistra globalista con sede negli USA da una parte sfrutta le risorse degli altri provocando delle guerre infinite, causando migrazioni verso altri continenti e dall’altra fa la “beneficenza” proprio a chi gli ha distrutto il paese mettendoli in condizione di emigrare e arrivare a fare pressione sul welfare dei paesi che subiscono l”immigrazione incontrollata con la scusa della difesa dei diritti.
Cosa diranno gli Afghani che adesso si sono rifugiati a Imola, quando capiranno che c’è almeno un legame ideologico tra quelli che hanno distrutto il loro paese e questi che gli offrono assistenza con soldi pubblici nei Comuni guidati dagli stessi che hanno applaudito e incoraggiato per anni la politica distruttiva della sinistra globalista?
È questo che volevamo spiegare alla ragazza ed era l’intento della nostra domanda “Capisce l’italiano?”, per non perdere tempo nel caso non conoscesse la lingua. La sua reazione è stata quella di una persona che si è sentita offesa, anche se non abbiamo capito perché si debba offendere una persona quando un’altra cerca di avere un dialogo, partendo da una semplice domanda. Vista la reazione mimica e l’incomprensione della domanda, a quel punto abbiamo deciso di proseguire per la nostra strada. Ma alla tizia non è bastato questo, e con insistenza si è aggrappata alla nostra bicicletta, poi ha cominciato a urlare e a graffiare, a strattonarmi la maglietta e la catenina che porto al collo fino a romperla, tanto da far intervenire i passanti e chiamare i carabinieri e il 118. I “street tutor” di Panieri manco si sono visti…
Ovviamente tutto questo sarà oggetto da parte nostra di una querela per aggressione. Sappiamo benissimo che a volte non si capisce l’intento delle parole, che uno o l’altro può sembrare sgarbato, ma quando metti le mani su una persona… no, non ci siamo, ti assumi le tue responsabilità, la stessa responsabilità che viene richiesta in qualsiasi parte del mondo da cui tu provenga, a prescindere dalla ideologia che ti spinge a fare certe cose.
Non abbiamo dubbi che tra “i compagni” ci sarà qualcuno che cercherà di giustificare questa sua reazione, tanto il comunismo (sinistra) in tutte le su forme si è sempre appoggiato sull’aggressione, spesso invocato come “antifascismo” contro chi non la pensa come loro (anche a causa di aver subito la dittatura comunista) e il ricatto sotto ogni forma, inclusa quella sanitaria (green”pazz” tanto promosso e invocato dal Partito “Democratico”).