Oggi è stato presentato il Bollettino Settimanale Covid dell’Azienda USL di Imola, dai soliti messaggi “chiave” del direttore Andrea Rossi vediamo che c’è stata una ripresa del contagio nelle scuole, tanto che due classi sono finite in quarantena. Secondo il bollettino è l'”effetto assembramento”, senza sapere e dire se il contagio è avvenuto dopo l’assembramento in autobus o nelle scuole con classi pollaio e banchi a rotelle?
La presentazione dell’incidenza cumulativa (che misura la proporzione di “nuovi casi” che si verificano in una popolazione in un dato lasso di tempo) vediamo come al solito che va di pari passo con i test eseguiti, ma nel bollettino prima viene presentata l’incidenza e dopo la media settimanale dei test seguiti, come se l’incidenza non fosse collegata ai test eseguiti, cioè più test fai, più positivi trovi.
Per i casi di setting di isolamento vediamo la stessa storia dall’inizio, cioè che la maggior parte dei casi sono a casa, quindi in “vigile attesa e tachipirina”, che al prossimo bollettino settimanale se non saranno curati in tempo, potrebbero finire nel setting delle terapie intensive. Visto che il dr. Rossi voleva fare leva sul green-pass (psyco-pass), sarebbe il caso di introdurre come dato anche quello di quanti vaccinati sono a casa dopo i test eseguiti.
Da notare come la slide 23 del bollettino, ci fa sapere che ci sono 8 ricoverati, di cui 5 non vaccinati, e 3 vaccinati completamente e poi il bollettino ci parla dell’Odds Ratio e dell’”effetto protettivo del vaccino”, senza dirci degli 8 soggetti attualmente ricoverati, che tipo di soggetti sono i 3 finiti in terapia intensiva (non-vaccinati o vaccinati)? Perché sarebbe interessante sapere, Dr. Rossi, soprattutto in questo contesto di obbligo vaccinale tramite il ricatto e con vaccini che “funzionicchiano” (cit.) e visto che vuole contrastare la “disinformazione” con “strategie di comunicazione basate sulle evidenze”, come mai ci sono 3 soggetti, con il ciclo vaccinale completo, finiti ricoverati?