Vediamo che con tutto lo “stato pandemico e di emergenza” che circonda il circondario imolese, il dr. Rossi trova il tempo per buttare qualche riga a sua firma sul Carlino della domenica. Il titolo scelto non poteva non evocare la fragilità, altrimenti come si potrebbe propinare la terza dose ai fragili che sono sopravissuti al Covid e alle prime due dosi…
Dopo un’introduzione ufficiosa dove evoca il “parere” del Cts dell’Aifa, da quella AIFA che almeno su Astrazenica ha cambiato più volte il “parere” da gennaio fino ad oggi, Rossi invoca delle “evidenze scientifiche disponibili” senza presentarle, per la somministrazione di una “dose addizionale” in soggetti fragili che abbiano già ricevuto le prime due dosi. Rossi dice che “c’è bisogno di una dose aggiuntiva di vaccino, come parte del ciclo primario, per stimolare ulteriormente la risposta immune, non del tutto efficacie” in questi soggetti a causa di grave patologie.
Visto che Rossi richiama nella mente dei lettori la fragilità, vogliamo ricordare che anche nei soggetti non fragili, vaccinati con due dosi “la risposta immune” non è stata del tutto efficace, anzi vogliamo ribadirlo che questi vaccini oltre a produrre profitto per le case farmaceutiche e delle varianti, addirittura con “tipizzazione locali” non hanno dimostrato alcuna efficacia, dato che esattamente come si evince dai dati Istat e dai dati proprio del sito dell’Ausl di Imola i numeri dei contagi sono cresciuti rispetto all’anno prima.
Chi invoca il fatto che le ATI per adesso sono vuote o solo con i non-vaccinati (come vuole disperatamente la narrativa ufficiale a convincervi per spingere ad accettare dei vaccini sperimentali,(autorizzati dal FDA solo per uso di emergenza) vogliamo ricordare che in quasi tutti i bollettini dell’Ausl di Imola la percentuale più grande dei casi attivi era a casa in “vigile attesa e tachipirina”. Quei 4 o 5 morti , sul tutto circondario imolese, che ci propinava una parte della stampa locale in autunno e l’inverno scorso sulle locandine erano in media con altri anni, ma a quell’epoca la”fragilità” e le patologie pregresse delle persone, visto che la maggior parte dei decessi riguardava persone molto anziane, non veniva presa in considerazione.
Invece adesso per propinare la terza dose si inizia con i “fragili” poi esattamente come scrive lui stesso in fondo in fondo “toccherà al resto della popolazione” e a questo punto chiediamo a tutti di dirci quale altro vaccino se è così efficace è stato fatto per tre volte in 9 mesi?