Finalmente è riuscito anche il presidente del Consiglio Comunale, Roberto Visani ad uscire sui giornali, con una idiozia (copiata) , evidentemente non con qualcosa di neccessario per i cittadini.
Non è bastato che il Governo, con la complicità del Parlamento abbia esteso il lasciapassare per tutti lavoratori (in barba alla Costituzione visto che l’Italia è fondata sul lavoro e non sullo psyco-pass), ma il cattolico (per chi ci crede) e il politico del PD Visani lo vuole estendere anche ai consiglieri comunali, magari per mettere anche lui un “mattone” per l’egemonia di sinistra di cui parlava quella sciagura di ministro alla salute.
Come al solito la propinano come “buon esempio” e “scelta di responsabilità”: “La politica deve dare il buon esempio e mi auguro che si possa essere tutti concordi nel compiere questa scelta. Si tratta di una scelta di responsabilità verso sé stessi e verso gli altri. Il Green pass è uno strumento che permetterà lo svolgimento dei lavori in presenza e in sicurezza consentendo in questo modo un ritorno graduale a quella normalità a cui tutta la società aspira da mesi” dice Visani.
Al “biricchino” Visani non vogliamo dare del tonto e dell’utile idiota, ma vogliamo ricordare che neanche il Parlamento non ha dato un buon esempio in questo senso, poi se magari ha la memoria corta gliela vogliamo rinfrescare, ricordandogli che l’anno scorso il consiglio lo ha fatto in presenza senza il lasciapassare comunista, quando i famosi vaccini e le varianti causate da questi non c’erano.
La “normalità” di cui parla è solo polvere buttata negli occhi di quelli che non riescono a capire che questo lasciapassare non ha alcun fondamento scientifico, ma è una imposizione politica (di sinistra) per il controllo della popolazione, che spinge verso il modello comunista cinese del “Sistema di credito sociale”.
La richiesta di Visani ai capigruppi di anticipare il l’obbligo della “certificazione verde” e introdurlo fin dalla prossima seduta, fissata per giovedì 30 settembre e anche un modo perfido di mettere i consiglieri dell’opposizione in contrasto, visto che non tutti consiglieri sono per il greenpass.