Si propaga nei media nazionali e locali l’idea che tutti coloro, ai quali è stata appiccicata l’etichetta “novax”, hanno tempo da perdere nel minacciare e seguire i vari virologi, incluso il presidente della Regione, Stefano Bonaccini. Se non ci fosse stato anche lui a pubblicare il fatto che su Telegram si trovavano il suo indirizzo e il suo numero fisso di casa, sicuramente sarebbero stati molti di meno a conoscere dove abita e quale sarebbe il suo preciso indirizzo, ma si sa che poi dare la colpa delle reazioni provocati è sempre stata roba di sinistra.
Bisogna ricordare i toni che usava nel maggio del 2020 il presidente della Regione nei confronti di eventuali positivi (visto che i test a volte si sbagliavano di grosso) quando diceva: “Andiamo a scovarli casa per casa” o di come parla dei sanitari (una volta degli eroi) che si rifiutano di fare da cavia per un vaccino sperimentale e osserviamo come adesso pretenda che “non è tollerabile l’aggressione verbale dei no vax”.
Ma siamo sicuri che quelli che minacciano lui e vorrebbero fermare i treni sono davvero dei “no vax”?
Nella storia ci sono stati dei momenti in cui degli eventi dolosi sono stati usati per giustificare certe azioni, ricordiamoci dell’incendio del Reichstag e le sue conseguenze, ma per restare in tema ricordiamo soltanto il lasciapassare nazista che oggi viene promosso sotto forma di “greenpass” dagli eredi del comunismo (PD e suoi satelliti) e come oggi si ottenga accettando il ricatto di vaccinarsi senza sapere quale siano gli effetti avversi a lungo termine.
Di test salivari, la Regione manco ne vuole sapere, nonostante una circolare ministeriale che dava la possibilità agli insegnanti di aver questo psyco-pass discriminatorio, tramite questo tipo di test, quindi non ci sorprende quello che è stato segnalato dal sito del Byoblu, dove è stata pubblicata una lettera a firma di un’insegnante di Rimini.
Sostiene di aver subito assieme ad altre colleghe, nel pomeriggio di sabato 28 agosto 2021, un episodio di aggressione verbale da parte del presidente della regione Bonaccini. “Non siete vaccinate? Toglietevi dal cazzo”, così secondo lei Bonaccini sembra aver offeso le insegnanti riminesi. Quando abbiamo letto di questo episodio non ne siamo rimasti sorpresi conoscendo l’arroganza di Bonaccini, ma oggi qualche imolese presente sia alla manifestazione, sia alla presentazione del suo libro, ha confermato quanto descritto nella lettera e descritto la sua reazione quando ha capito che era stata registrato la sua sceneggiata, chiedendo insistentemente il telefono di chi aveva registrato. Però quello che ci ha fatto ridere, per non piangere (in questo caso assolutamente non avremmo pianto, visto di chi si parla) è che si tratta di donne insegnanti sostenitrici del PD… in quanto donne e insegnanti ci dispiace, ma non hanno ancora capito in tutti questi anni la “morale” sinistra? Finché servi per la loro narrativa sei buono, se no togliti dai piedi.
La stessa cosa che dice Bonaccini sui novax possiamo dirla noi di lui e del suo partito. Straparla di democrazia, ma vuole decidere sul corpo degli altri, dopo che la sua sinistra ha usato per anni lo slogan “il corpo è mio, decido io” per promuovere gli aborti come se fossero degli anticoncezionali, ed esattamente come hanno rifiutato di promuovere i preservativi per mettere fine agli aborti, così si rifiutano di promuovere le cure a domicilio (visto che proprio a Imola si sono dimostrati efficaci come si evince da un documento della Regione, vedi qui), ma vogliono a tutti costi che la gente si vaccini, ignorando totalmente i compensi ricevuti dai virologi che spingono per la vaccinazione di massa.