Il vecchio refrain della sinistra è Piazzale Loreto, cosi che non sorprende che alcuni trogloditi a Cesena abbiano minacciato Fratelli d’Italia con un cartello affisso alla sede prossima all’apertura.
Una cosa che sanno o hanno imparato in pochi è che in quel Piazzale oltre ai corpi di Benito Mussolini, che era stato ucciso a Giulino di Mezzegra il 28 aprile 1945, di Claretta Petacci e di altri gerarchi della Repubblica Sociale Italiana, c’era anche quello del comunista dimenticato volutamente, Nicola Bombacci. La storia di Bombacci, fondatore della Frazione Comunista di Imola, rimossa dai comunisti e dimenticata dalla “cultura”, merita di essere raccontata brevemente, per capire chi sono i comunisti d’oggi ed i loro epigoni “democratici”.
Bombacci fu amico personale di Lenin, morì poi da fascista, fucilato a Dongo ed appeso per i piedi dai suoi compagni in Piazzale Loreto, accanto a Mussolini. Quando nacque il Partito Comunista d’Italia, Mussolini aveva detto in un suo discorso alla Camera: “Li conosco i comunisti, sono figli miei”…
Il fascismo ed il comunismo sono la stessa cosa, entrambi i regimi hanno creato campi di concentramento per i dissidenti, in cui si moriva allo stesso modo. Non a caso il Parlamento Europeo ha dichiarato il 23 agosto la giornata internazionale in memoria delle vittime dei regimi totalitari, in particolare comunismo, nazismo e fascismo.
Tornando ai “sinistrati”, pardon a quelli della sinistra, dobbiamo dire che il PD è quel partito che urla sempre all’ “emergenza fascismo” per giustificare la costante perdita di democrazia e di diritti in Italia e per nascondere di avere il più elevato numero di condannati ed inquisiti.