La I-Pars, si dichiara una “società attiva da diversi anni, con sede in Italia ed in Iran che si dedica allo sviluppo delle relazioni commerciali, istituzionali e culturali tra Italia e Medio Oriente”, e tramite un comunicato ci ha fatto sapere che: “oggi e domani in Iran si svolge il primo convegno internazionale sull’industria plastica e dei polimeri con il sostegno di oltre 30 organizzazioni e istituzioni nazionali e locali”.
“L’organizzatore, la Iran’s National Association of Polymer Industries (che conta oltre 100 aziende produttrici associate e 14 sotto organizzazioni), ha invitato 15 relatori per la prima giornata (programma in allegato) e 9 per la seconda.
Diverse centinaia le imprese iraniane e straniere partecipanti sia in presenza che collegate virtualmente.
Tra queste personalità iraniane di primissimo livello l’unico straniero invitato è stato il nostro Presidente Andrea Zucchini, chiamato ad intervenire in collegamento dall’Italia sulla cooperazione tra Italia ed Iran nel settore dei polimeri e della produzione plastica, materie prime necessarie e fondamentali in tutto il mondo e per le quali l’industria italiana rappresenta da sempre un punto di riferimento”.
Secondo il comunicato della I-PARS, Zucchini ha salutato gli amici iraniani e ha dichiarato:
“E’ per me un grande onore intervenire in questo importante convegno. Sono contento che le relazioni tra i nostri Paesi vengano mantenute ed implementate nonostante le difficoltà internazionali che non sono comunque destinate a durare per sempre. I nostri sforzi vanno nella direzione di avvicinare quotidianamente due popoli millenari, quello iraniano e quello italiano, affinché cresca la conoscenza reciproca e si possano sviluppare delle collaborazioni di lungo periodo in diversi settori”.
I-PARS: “Potenzialità di sviluppo e richiesta di alta tecnologia: questo è oggi l’Iran per l’industria italiana delle materie plastiche.
Un paese con oltre 80 milioni di abitanti, tra i primi al mondo nel settore Oil&Gas (primo detentore al mondo di risorse combinate gas e petrolio), partner privilegiato dell’Italia sia per quanto riguarda l’esportazione di macchinari e tecnologia italiani, riconosciuti come superiori rispetto alla concorrenza, che per importazione in Italia di materie prime per le industrie manifatturiere del Bel paese.
Se a questo aggiungiamo che le stime di crescita sono ampiamente positive e che la presidenza di Joe Biden negli Stati Uniti può cambiare e di molto i rapporti internazionali, soprattutto per quanto riguarda la questione delle sanzioni economiche, è certo che l’Iran rappresenta una grande opportunità per l’export italiano.
Non c’è segmento di mercato che non sia coinvolto: dallo stampaggio alla produzione di materiali specializzati, dall’imballaggio ai semilavorati di ogni tipologia.
Tutte le tecnologie in cui l’Italia è protagonista possono trovare spazio commerciale in Iran.
Il consumo di polimeri in Iran ha raggiunto infatti i 3,5 milioni di tonnellate, con una crescita media annua del 10% negli ultimi anni, ed è destinato ad aumentare fino a 4,5 milioni di tonnellate (compreso il consumo di materiali riciclati) per poi raggiungere i 7 milioni.
Nel frattempo cresce la necessità di utilizzare macchine sempre più moderne come macchine ad iniezione, stampi e produzione di polimeri avanzati anche grazie alla creazione di joint venture per introdurre nuove tecnologie e raggiungere il mercato regionale e globale.
Di fondamentale importanza durante il convegno il tema del riciclo della plastica, spinto sia dall’aumento dei prezzi delle materie prime che dalle politiche di protezione ambientale: la quantità di polimeri riciclati in Iran ha raggiunto e superato il milione di tonnellate all’anno”.