Riceviamo e pubblichiamo l’opinione firmata da Marcello Tarozzi, scrittore e cittadino imolese
Vorrei esprimere, e pare che sia ancora possibile, pacatamente la mia opinione di cittadino sulla vicenda del patto tra imola e la città iraniana di Ardakan.
Premesso che l’Iran è un Paese complesso e che in futuro giocherà un ruolo importante nella sua area regionale e che non tutto è inquadrabile in totalmente bianco o nero e che personalmente rispetto il lavoro delle persone , sono convinto che questa vicenda sia grave.
So che ci sarà prima o poi una discussione in consiglio comunale, e che sarà giusto che in quella sede la politica riesca a decidere democraticamente.
Per ora abbiamo letto solo opinioni di pochissimi consiglieri comunali e di sparute voci provenienti da alcune realtà.
Ma davvero pensiamo che la nostra città possa, di fatto, gemellarsi con l’Iran?
Ad oggi risulta, ed è tutto verificabile, che in quel Paese non viga una reale democrazia, che gli oppositori politici vengano incarcerati, che omosessuali e donne vengano discriminate o uccisi per i loro comportamenti.
Perché una città come Imola dovrebbe avviare un patto con l’Iran, acconsentendo, di fatto, a calare un velo di ipocrita accondiscendenza sulla realtà dei fatti attuale?
Perché, e leggiamo così sui giornali, si dovrebbero anteporre i profitti economici ai valori e ai diritti umani e politici (anche se poi qualcuno dovrà spiegare se, come e a chi questa ricaduta economica andrà)?
Perché ad oggi abbiamo ascoltato solo un assordante silenzio da parte di associazioni ed istituzioni per la promozione della libertà, dei diritti umani e civili?
Il dibattito pubblico in questa città è stato davvero anestetizzato da un velo di ipocrita accondiscendenza verso il denaro e le relazioni economiche?
Esiste ancora una società civile che vuole esprimere la sua opinione senza timore?
Pare che ci siano tanti cittadini consapevoli contrari a questa scelta ma non abbiamo ancoa sentito voci forti esprimere questa idea in città. Perché in tanti tacciono?
Io da cittadino la esprimo. Per me un patto di collaborazione non va attuato, non perché l’Iran sia il male (è un Paese straordinario e vitale) , ma perché attuarlo sarebbe una precisa scelta politica per nulla rispettosa dei diritti politici e umani.
I soldi vengono prima delle persone?
Io penso di no.
Marcello Tarozzi, scrittore e cittadino imolese