Sabato, nel giorno del mercato ad Imola, come al solito tranne il periodo delle restrizioni imposte a causa della isteria pandemica, spuntano i banchetti politici e per chi è appassionato dalla politica nazionale e locale è un buon momento per interagire con gli esponenti locali, vederli in faccia, magari fare due-tre domande. Per noi è anche il momento di fare delle foto di proprietà nostra (visto che ci teniamo molto al diritto d’autore), ed anche se non sempre di una grande qualità ottica, possono servire un domani a raccontare meglio come sono andate le cose in un certo momento o come sono cambiate le cose a volte nel giro di poco tempo.
Di solito in piazza ci hanno abituati la Lega con i suoi banchetti, ma oggi non era presente, vuoi per il fatto che il consigliere regionale Daniele Marchetti è andato ad iniettarsi un prodotto sperimentale chiamato “vaccino”, annunciandoci che lo ha “fatto per lui e per gli altri” o per la sua riconferma (senza alcuna elezione interna) come responsabile Lega provinciale dell’area imolese, e chissà se il resto dei leghisti sono andati alla riapertura di qualche piscina. Con il banchetto era presente anche Fratelli d’Italia, ma non con le solite facce, così che non siamo riusciti a suggerire a chi di dovere di portare in Consiglio Comunale una mozione per impedire alle aziende del territorio, trovate della Guardia di Finanza con dipendenti senza contratto di lavoro, di avere appalti pubblici con le partecipate del Comune di Imola.
La sorpresa dei banchetti oggi è stata la presenza del banchetto della Lista Cappello che ha visto tra l’altro la presenza della ex-candidata sindaca due volte perdente Carmela, detta Carmen, Cappello che non si vedeva ad un banchetto dal tempo delle elezioni scorse. Adesso il banchetto era presente con un cartellone dove si chiedeva ai cittadini imolesi cosa ne pensano del patto culturale-economico con l’Iran e dove si metteva in posa allo stesso livello Panieri (sindaco di Imola) e Ali Khameni (Guida Suprema dell’Iran) sotto il nome della Città di Imola e Ardakan abbinate a delle parole buttate là, non tanto per veridicità, ma quanto per polemica politica. Chi ha detto che ad Imola c’è la democrazia quando agli affidamenti diretti sono abbonate le stesse ditte e cooperative, dove sarebbe la solidarietà? Come si può parlare di libero pensiero ad Imola quando abbiamo assistito ai deliri di “Imola Coraggiosa” prima del “quasi lockdown” contro l’Associazione Centro di Aiuto alla Vita? Vista la presenza della Adriana Castellano al banchetto della Cappello, già candidata con la lista civica di centrosinistra “ImolaFuturo”, ci aspettavamo un cartellone più serio, che ci poteva ricordare il comitato “Strade future” e la polemica sulla Bretella di quando la sindaca del M5S Manuela Sangiorgi si era insediata in Municipio. Adesso che c’è Panieri sindaco, come mai non c’è più questa polemica sulla Bretella? Ah sì erano altri tempi, capannoni, magliette e sciarpe…
Ma la cosa più divertente è stata vedere come il posto del banchetto della Lista Cappello sia stato assegnato di fronte al banchetto di quello di Italia Viva, gestito adesso da Matteo Martignani (ex PD), colui che capitanava alle elezioni scorse proprio la “lista civica” della Cappello “Imola Riparte”. Probabilmente vi ricorderete come la ex candidata sindaca Carmela Cappello avrebbe dovuto candidarsi con il simbolo di Italia Viva, ma alla fine la Cappello si candidò da “civica” e l’unica cosa che (ri)partì fu un sms con la quale sua sorella Giovanna Cappello finì per essere cacciata da IV. Per capire come mai, ma come mai, visto che non ci siamo fidati delle parole dette dalla Giò al Resto del Carlino, abbiamo cercato di contattare la sindaca di San Lanzaro, Isabella Conti e nonostante un discreto ravvicinamento non siamo riusciti ad ottenere un punto di vista su chi e perché avrebbe mandato quell’sms. Comunque come diceva Renzi: “il tempo è galantuomo” e prima o poi sapremo come sono andate davvero le cose anche in quel caso.
Tornado ai banchetti sotto l’orologio della città, possiamo soltanto dirvi, a prescindere dal vostro orientamento politico, di stare sempre attenti quando vi offrite di fare la campagna elettorale per qualsiasi partito o persona, di avere chiari i vostri obiettivi e di conoscere bene con chi avete a che fare per non rischiare di essere delusi ed estromessi dopo aver dato l’anima ed il vostro tempo mettendo anche soldi.