I Carabinieri di Imola hanno eseguito un fermo d’indiziato di delitto nei confronti di E.H., 26enne tunisino, irregolare sul territorio italiano, indagato per tentato omicidio aggravato.
Giovedì 4 marzo 2021, alle ore 06:49 hanno ricevuto la telefonata di un uomo che faceva fatica a parlare perché riferiva di essere stato accoltellato e di trovarsi davanti a un supermercato di via 1 Maggio. Appresa la notizia, i Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola sono andati sul posto, dove hanno trovato l’uomo per terra, accanto a una pozza di sangue che gli sgorgava dall’addome. Prima di perdere i sensi e di essere trasportato al Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore di Bologna, il malcapitato, identificato in un 35enne tunisino e residente nelle vicinanze, ha riferito ai militari di essere stato accoltellato da uno sconosciuto che si era presentato davanti al suo portone di casa, chiedendo di aprirgli il portone. Sottoposto a un delicato intervento chirurgico, il 35enne è stato salvato dai sanitari e giudicato guaribile in trenta giorni con la seguente diagnosi: “Accoltellato all’addome, eviscerato – altro traumatismo dell’intestino tenue con ferita aperta in cavità”.
Le indagini dei Carabinieri del Nucleo Operativo Radiomobile di Imola , coordinati dalla dr.ssa Gabriella Maria Tavano della Procura della Repubblica di Bologna, hanno consentito di rintracciare l’autore dell’efferato delitto, soltanto 36 ore dopo, all’interno di uno stabile in disuso situato in via Cesena a Imola, in compagna della fidanzata, una giovane donna dell’Europa dell’Est, anche lei in Italia senza fissa dimora. Identificato il 26enne tunisino, e informato dei motivi inerenti alla presenza dei militari, lo stesso ha ammesso le proprie responsabilità, dicendo di aver accoltellato il 35enne per vendicarsi delle molestie verbali e fisiche proferite la sera precedente alla sua fidanzata che aveva importunato davanti a un negozio di kebab del centro cittadino. E.H., 26enne tunisino, fermato per tentato omicidio aggravato, è stato sottoposto alla custodia cautelare in carcere.