Non c’è bisogno di ribadirlo, per la sinistra rapresentata dalla Rete delle Donne di Imola, le regole della zona rossa non valgono, tanto hanno votato Panieri, che diceva nell’ultimo Consiglio comunale: “Adesso si passa a multare in maniera piu seria”.
Imola – Sanzionato il titolare di un bar e i suoi clienti che si trovavano all’interno
Mentre i titolari e lavoratori dei bar vegono multati, oggi la Rete delle Donne, sempre in cerca di visibilità, hanno esposto uno striscione in piazza Matteotti. Certo è meno volgare rispetto a quelli degli anni scorsi, ma sempre con la stessa dose di ipocrisia. Sullo striscione tenuto da due donne, di cui una si presume avesse con sé la figlia, visto che le scuole per la infanzia da oggi sono chiuse per volere del sindaco e del presidente della Regione, che sono della stessa ideologia politica delle due signore, c’è scritto “solo con le donne c’è giustizia sociale”.
Quindi uno slogan banale in occasione della festa (dalle origini comuniste) della donna, che ci verrebbe da chiedere: per quale tipo o genere di donna? La giustizia sociale si fa insieme con tutti, donne e uomini, con tutti quelli che oggi dopo 12 mesi di “emergenza” capiscono che c’è qualcosa che non va nella narrativa uffciale sulla pandemia e sui protocoli sanitari, ma stranamente le solite ipocrite su questo non hanno niente da dire e da fare, si riservano solo di elencare gli effetti in maniera contorsionista tipica della sinistra, tanto… lo spazio sul giornale della cooperativa c’è.
Ma al di là della propaganda spicciola fatta da questa organizzazione politica sui diritti delle donne sanciti dalla Costituzione, vogliamo sapere se le forze dell’ordine anche in questo caso applicheranno la legge e le due verranno multate in “maniera piu seria. Altrimenti vorremmo anche noi esporre striscioni, in questo periodo di menopausa, pardon di zona rossa, più inclusivi, tipo “Basta dittatura sanitaria”, “Boom di vaccinati, boom di contagiati”, “La casa non è la scuola”, etc.