foto (https://www.facebook.com/CentroAiutoallaVitaImola)
A poche ore da quello che una parte della stampa locale chiama “quasi lockdown” o “minilockdown”, la sinistra rappresentata in questo ambito dalla lista dal nome Imola “coraggiosa” si dimostra sfasata con i tempi. In questo momento ci aspetteremmo da chi fa parte della coalizione di sinistra, che sostiene il sindaco Marco Panieri, che si presentassero con soluzioni, visto che dopo tutta l’efficienza dimostrata da Bonaccini nella campagna vaccinale la città è cascata nella “zona arancione scuro”. Uno scuro inventato probabilmente per non dare i dovuti ristori in caso di rosso scuro come il comunismo. Ma il problema grosso adesso per i comunisti, pardon per i cosiddetti coraggiosi di Imola, è la mostra concorso di disegni con tema la VITA del V-FACTOR, che è stata collocata sotto l’androne del Comune e promossa dall’associazione Centro di Aiuto alla Vita (CAV) di Imola.
“Con stupore e indignazione”, i cosiddetti coraggiosi se la prendono con l’ associazione, a detta loro “conosciuta per le campagne e le azioni di sabotaggio contro il diritto di autodeterminazione delle donne in tutta Italia”. La mostra inoltre è per loro associata a livello nazionale e internazionale con realtà dalle idee retrograde, discriminatorie, sessiste e omofobe che sono confluite nel Congresso Nazionale delle Famiglie di Verona contro cui il mondo laico e femminista si è battuto facendo annullare il percorso della cosiddetta “proposta di legge Pillon””.
Con la stessa indignazione i cosiddetti coraggiosi chiedono “spiegazioni al Sindaco e alla Giunta di questa scelta, certamente contraria allo spirito laico e progressista della coalizione di centrosinistra cui abbiamo aderito”, come se il sindaco fosse sindaco solo dei pro-abortisti e per gli altri con altre idee non ci fosse la libertà di espressione (quella che è rimasta nonostante i martelli e le falci). Ma “cari” “coraggiosi”, anche il PD di Imola manifesta lo stesso spirito “laico e progressista’ rotto completamente dalla realtà dei fatti, per esempio sabato al banchetto di Imola si raccoglievano firme per una legge (più che di iniziativa popolare, una ideologica) “contro la propaganda e la diffusione di messaggi inneggianti il fascismo e il nazismo”. Infatti, in questo anno di “tutto andrà bene”, abbiamo visto come il PD si è manifestato contro il nazi-fascismo della dittatura sanitaria. Se non fosse arrivato il “santo” Draghi mancava poco che la gente invece di firme vi avrebbe dato… altro, visto la sinistra che c’era al governo.
A chi importa se voi non arretrerete “un passo sulla tutela della L. 194 a Imola e dei nostri servizi”? Strano che dopo che avete urlato per anni “il corpo è mio, decido io “, ora tutti zitti su chi spinge per le vaccinazioni obbligatorie, come se il Codice di Norimberga fosse carta straccia. Se continuerete a vigilare a cose fatte capirete quanto siete svegli e coraggiosi.
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