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Le vaccinazioni stanno portando alla “variante Imola” del virus?

Ad Imola ormai i vaccinati sfiorano quota tremila e oggi il Direttore generale dell’Ausl, Andrea Rossi  durante la commissione consigliare sanità ha parlato di “un virus un po’ più contagioso che ha incontrato la nostra comunità. In alcuni campioni è stata individuata una variante inglese con una tipizzazione locale ma è presto per parlare di “variante Imola”.

Queste dichiarazioni ci hanno fatto subito pensare alle dichiarazioni del professore John Bell, scienziato di Oxford, lette sul canale telegram del RT.com (http://t.me/rtintl) :

“Le vaccinazioni di massa costringeranno il virus a mutare in modi che non abbiamo ancora visto – ha detto il professore Bell- “e potrebbe rendere difficile la lotta contro la pandemia.

Lo scienziato ha spiegato che “le nuove varianti finora si sono adattate per essere più efficaci nell’uomo. Ora, il virus muterà in risposta alle vaccinazioni”.

Ciò che vedremo entro la fine dell’anno – ha continuato lo scienziato – è una serie di varianti che sono guidate dalla selezione immunologica, in gran parte dai vaccini, e che aggiungeranno un altro livello di complessità. ‘

Bell ha aggiunto che i vaccini potrebbero necessitare di un aggiustamento alle varianti future – come nel caso delle varianti dal Brasile e dal Sud Africa, i cui ceppi hanno reinfettato le persone.

Tornando alle dichiarazioni del Direttore dell’Ausl di Imola e visto tutto questo entusiasmo per le vaccinazioni senza sapere quali siano davvero gli effetti prodotti da questi vaccini e visto che perfino i famosi virologi tipo Galli vengono smentiti dai propri ospedali, pensiamo che sia giusto chiedersi se non esista qualche nesso tra queste vaccinazioni e lo strano aumento dei contagi in città arrivando persino a parlare di “una variante inglese con una tipizzazione locale”.