Siamo arrivati ad un punto in cui dobbiamo decidere cosa vogliamo fare, non possiamo lasciare che lo Stato decida per noi, che lo Stato tramite i governi votati da nessuno, chiuda e riapra in base alle “ondate” che praticamente loro stessi hanno create, invece di seguire il modello Svezia.
A Imola si comincia a parlare della “terza ondata”, anche se non abbiamo mai saputo quando siano finite la prima e la seconda per poter parlare di una terza. In città dai dati dell’AUSL risultano continui aumenti dei contagi. C’è da chiedersi se siano dovuti alle prime vaccinazioni, visto che situazioni simili si sono riscontrate anche in altre parti(centinaia di israeliani infettati dal Covid-19 dopo aver ricevuto il vaccino Pfizer/BioNTech) .
E’ bastato qualche aumento ed è già partito il terrorismo politico, e anche quello mediatico, senza tener conto che, come diceva Zangrillo, “essere contagiato non significa essere malato”. Ma visto che parliamo dell’aumento del contagio e alcuni hanno puntato il dito verso il bar Elio’s, come se fosse l’unico bar del centro e come se non ci fossero altri locali tipo scuole e supermercati dove si possono creare degli assembramenti non desiderati, abbiamo chiesto (visto che i sindaci del circondario parlano di una “responsabilità collettiva”) ai proprietari del bar Elio e Matteo Morara di dirci la loro opinione e come la pensano sulla responsabilità dell’aumento dei contagi e su un eventuale lockdown.