AUSL & COVID: Perché i dati vengono dati al Sindaco e negati a un consigliere comunale?

Rimango basito dalle risposte di chi governa Imola alle mie richieste di accesso agli atti che interessano l’Asl Imolese. Sembra esserci una sorta di omertà quando si tocca l’azienda sanitaria del comune di Imola e del suo circondario. Avevo chiesto, come mio diritto, la corrispondenza intercorsa tra comune e ASL durante i mondiali di Formula uno e ciclismo per quando attiene il versante pandemia e la corrispondenza tra comune e ASL per la criticità delle case di riposo, ma NIENTE non mi rispondono e si nascondono dietro alle solite frasi di circostanza e che si è già data una risposta nelle precedenti istanze e commissioni. Aggiungo che proprio ieri avevo chiesto il numero di vaccinati su Imola e circondario e se vi erano state delle defezioni da parte delle categorie sanitarie, come già successo in altri territori e anche qui NULLA e la solita frasetta di rito e circostanza. Una vergogna che lede il ruolo del consigliere comunale, forse, come ha già dichiarato il direttore Rossi non dobbiamo disturbare, questo è inconcepibile e intollerabile perché i cittadini devono sapere le cose, non basta la lista della spesa di 2 minuti del sindaco Panieri in consiglio comunale, qualche commissione sanità dove si cerca di svicolare e non approfondire la questione nel dettaglio e infine la solita nota stringata quotidiana dell’Asl Imolese. Questi sono fatti gravissimi, se poi aggiungiamo la situazione delle case residenze anziani imolesi (alla Venturini si parla già di 28 decessi). L’importante è silenziare, non rispondere e andare avanti e se qualcuno chiede fa polemica politica.
L’ ASL fornisce giornalmente questi dati al Primo cittadino, pertanto il Comune è in possesso di questo materiale. O il Sindaco non svolge il suo lavoro correttamente, oppure qualcuno racconta bugie…

Simone Carapia
Consigliere Lega Imola