L’anno 2020 è iniziato per Cia-Agricoltori Italiani Imola all’insegna della progettualità e del confronto con i rappresentanti delle forze politiche su tematiche agricole e agro-industriali e di sviluppo del territorio che riguardano il Circondario imolese.
Nei primi giorni dell’anno Giordano Zambrini, presidente dell’associazione, ha incontrato Antonio di Feo e Mara Mucci, rappresentanti di “Azione”, il partito che a livello nazionale ha come leader Carlo Calenda. Sono stati molti i temi importanti affrontati durante l’incontro, anche in vista delle risorse che arriveranno dal Recovery Fund e che potranno essere impiegate per lo sviluppo del settore agricolo e favorire la sua sostenibilità economica e ambientale.
Dopo gli incontro con rappresentanti di “Azione”, il presidente dell’associazione Giordano Zambrini ha incontrato quelli di “Imola coraggiosa”, il movimento politico che ha appoggiato il sindaco Panieri alle scorse elezioni comunali e che ha tra le sue file l’attuale assessore all’Ambiente e alla Mobilità sostenibile, Elisa Spada. Nel corso dell’incontro si è parlato di valorizzazione del territorio e ristrutturazione urbana nell’ambito del Comune di Imola e soprattutto dell’essenziale ruolo del Circondario, per il quale serve una decisa inversione di marcia, come spiega Giordano Zambrini.
“Il sindaco di Imola, attuale presidente del Circondario, si è impegnato a valorizzarlo inserendo nuove persone per la gestione al fine di dare un servizio migliore e condiviso tra i diversi Comuni. Come associazione pensiamo sia essenziale un Circondario forte, un territorio coeso capace di rinnovarsi anche perché – continua Zambrini – appare quasi certo che dal Recovery Plan arriveranno molti fondi ambiente e agricoltura e in questo contesto una relazione progettuale e concreta la Città Metropolitana è essenziale e imprescindibile. Inoltre abbiamo chiesto ai rappresentanti di Imola coraggiosa – ma lo chiederemo a tutte le forze politiche che compongono l’attuale amministrazione – di mantenere un rapporto costante e costruttivo con la nostra associazione, perché siamo certi che dai nostri agricoltori, che vivono e lavorano tutti i giorni sul territorio, possano arrivare impulsi al cambiamento davvero concreti. Penso, ad esempio, alla ciclabile che è stata progettata senza una vera “consultazione” con chi la usa quotidianamente, ma anche alla rivitalizzazione di IF (Imola Faenza Tourist Company), l’azienda di promozione turistica che dovrebbe operare una vera valorizzazione del territorio, anche a livello di turismo rurale. Per queste istanze e per i nuovi progetti di sviluppo abbiamo trovato apertura e disponibilità da parte di “Imola coraggiosa”. Questo – conclude il presidente di Cia Imola – non è più il tempo dei provvedimenti “calati dall’alto” senza un reale coinvolgimento dei cittadini e dei settori produttivi, ma il momento del grande rinnovamento e della spinta alla crescita per l’agricoltura e il nostro territorio”.