Riconosciamo come dice la presidente dell’Associazione Avvocati Imolesi, avv. Elena Minzoni, che questo è “un momento drammatico”, ma questo momento drammatico non è dovuto solo alla “pandemia Covid”, ma anche al fatto che “l’avvocato del popolo” Giuseppe Conte, “nessuno come lui al mondo si è dato poteri straordinari per affrontare l’emergenza sanitaria, ed è naufragato. Doveva proteggere la vita degli italiani ed è stata una disfatta: abbiamo il numero più alto di morti in Europa, il secondo nel mondo rispetto alla popolazione residente” come diceva Franco Bechis direttore del “Il Tempo”, per il liberoquotidiano.it
Ci aspettavamo da questa associazione e dai suoi associati che fossero pronti, come hanno fatto altri in altre parti d’Italia, ad esaminare le piccole e grandi ingiustizie, frutto di ordinanze spesso incomprensibili e contraddittorie, e a sostenere gratis chi intende contestare le sanzioni per aver “violato” i Dpcm incompressibili di questo governo. vedi qui.
Invece niente, l’associazione esce sui giornali con la donazione di 15 saturometri alle tre case di riposo in carico all’Azienda Servizi alla persona. Se facciamo un calcolo partendo dal sito che si mangia la concorrenza fatta da piccoli venditori e rivenditori sugli acquisti, con il prezzo più alto raggiungiamo una spesa di 375 euro. Per richiedere a noi, per rimuovere un articolo sugli affidamenti diretti che dava fastidio a qualcuno, come minimo l’avvocato che, che ci teniamo a precisare, non fa parte di questa associazione, avrà richiesto 5.000 euro…
Si, abbiamo capito anche dal comunicato mandato dall’Ufficio Stampa del Comune di Imola, che la donazione fa seguito a quella che l’Associazione ha effettuato nel marzo scorso, donando all’AUSL di Imola la somma di €.2500,00 e anche questo gesto è da apprezzare. Ma come abbiamo già detto aspettiamo dall’Associazione un aiuto in questa battaglia di legalità, in un momento nel quale i più fondamentali diritti vengono calpestati, perché se oggi permettiamo che a quelli che non hanno possibilità e mezzi sufficienti per difendersi contro le ingiustizie perpetrate con la scusa della “legalità”, un domani potrebbe succedere anche agli avvocati, (come è già successo nei regimi totalitari) di subire le ingiustizie di un governo autoritario. Capiamo la necessità della nuova amministrazione e dei suoi assessori avvocati di farsi fotografare in ogni occasione, in piedi, in monopattino, o sulle biciclette che poi magari troveremo buttate nel Santerno, ma dall’Associazione Avvocati Imolesi ci aspettiamo molto di più, perché… noblesse oblige.