Nel libretto “Imola a Natale” redatto dall’assessore alla cultura Giacomo Gambi, che quest’ anno non sarà pubblicato e inviato a tutte le famiglie imolesi causa Covid, ma inserito nel sito del Comune di Imola, ci sono parecchie cose che stridono.
Per partecipare a parecchie iniziative viene chiesta la tessera dell’ARCI per avere uno sconto per questo Natale alternativo in salsa imolese…mi auguro che basti solo quella di tessera. E poi tutti ,volente o nolente,dobbiamo sottostare alle limitazioni dei Dpcm oramai quotidiani di Conte, mentre si organizzano a Imola merende cene e cotillons, per l’amor di Dio qualcuno in questo modo lavorerà, ma le regole valgono come sempre sul Santerno solo per qualcuno.
In questo Natale arcobaleno sul Santerno c’è anche spazio per promuovere il libro della consigliera comunale del PD Lisa Laffi ? sicuramente bravissima scrittrice ma vi sembra il caso? Che sia inopportunità politica natalizia?
Già ci sono le limitazioni, alle volte molto strambe, del Governo, della Regione e adesso Panieri e Gambi ci si mettono anche con il Natale Arcobaleno? Siamo solo all’inizio non oso immaginare con questi cosa possa capitare, mi auguro che non si arrivi ad evitare di chiamare “babbo natale” perché non è un gender neutral.
Le iniziative promosse dal Comune devono essere accessibili a tutti i cittadini a prescindere dalle tessere. A memoria mia non ricordo un Natale tanto strumentalizzato politicamente quanto quello proposto dalla Giunta. Forse Panieri non ha ancora compreso la differenza enorme tra essere segretario del PD ed essere sindaco di tutti gli imolesi, anche quelli che non l’hanno votato . Al giovane sindaco e all’ Assessore consiglio di essere più riflessivi sulle iniziative da promuovere: dopo la commemorazioni del comunismo anche un natale con tessera arci? Non ci siamo proprio , ci vuole rispetto delle istituzioni e dei cittadini per evitare eventi divisivi.
Simone Carapia
Consigliere Lega Imola
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