In data 26 novembre 2020, con gli svariati problemi che oggi tutti abbiamo, con la scusa “di recupero e valorizzazione di eventi e luoghi della storia della Città di Imola” è andata in scena nell’aula (virtuale) del Consiglio comunale di Imola la propaganda mascherata del comunismo. Sulla comunicazione di Samachini ci siamo già espressi in un altro articolo del titolo “Chi spiega al consigliere Samachini che il comunismo e il fascismo sono due facce della stessa medaglia?”, ma ora vogliamo occuparci anche della compagna Francesca Degli Espositi e del suo modo, a nostro parere menzognero, di fare politica. Siccome la cittadinanza non ha tempo di seguire le sedute online del Consiglio comunale di Imola (per la maggior parte sono chiacchere infinite e controproducenti su temi ideologici), per vedere quello che davvero è stato detto e discusso, la compagna Degli Esposito ha fatto un post su facebook sulla comunicazione. Con spudoratezza specifica, manifestata e osservata anche in altre sue prese di posizione, ha scritto “Dai banchi della Lega è ricomparso il tentativo di ridimensionare gli orrori del nazifascismo tirando fuori la parola ‘foibe’ “. Da quando ricordare i massacri delle foibe e la richiesta del consigliere Riccardo Sangiori di equiparare i crimini del fascismo con quelli del comunismo (cosa già fatta dall’Unione Europea vedi qui il documento) sono un “tentativo di ridimensionare” gli orrori del nazifascismo? La consigliera continua “Ecco, questo ci dimostra che abbiamo davvero tanto bisogno di ricordare ancora l’importanza di lottare per la giustizia sociale, i diritti dei lavoratori e la democrazia”. No cara, questo ci dimostra che il PD ha raschiato il barile, (ri)portare Francesca Degli Esposti in consiglio comunale è l’esempio lampante di come l’ignoranza riesca a sedere sugli scranni.
Cosa c’entrano “la giustizia sociale, i diritti dei lavoratori e la democrazia” con i crimini del comunismo, con le 100.000.000 di morti provocate da questa ideologia? Non è anche questa una giustizia, è una democrazia, ricordare questi massacri e queste vittime? Ma la “democratica” alla fine del post, dopo aver ringraziato il compagno Samachini per la sua iniziativa di ricordare i 100 anni dalla Frazione nazionale Comunista, riunitasi a Imola nel 1920, l’ha butta in caciara. “E per il resto…#elefoibe”. Cara compagnuccia che ti riempi la bocca di democrazia, adesso delle Foibe si parla, per le Foibe è stata istituita una Giornata del Ricordo e anche il presidente della Repubblica ha parlato della “pulizia etnica” e di “colpevoli silenzi” sulle foibe.