Il gruppo consigliare d’opposizione Prima Castello controbatte alle dichiarazioni del sindaco Fausto Tinti riguardo alla chiusura del Bar Corona:
“Siamo rimasti allibiti dalle inqualificabili dichiarazioni del Sindaco sulla chiusura del bar Corona Non solo il primo cittadino ha dichiarato pubblicamente la definitiva chiusura del locale nonostante sia chiuso per soli 30 giorni, fatto gravissimo e motivato dall’aver “pensato” esistessero automatismi di sorta, ma ha parlato addirittura di “linea durissima” verso lo storico gestore castellano del bar scaricando, di fatto, la responsabilità di mantenere in sicurezza il territorio, su un privato cittadino di quasi 70 anni. Cittadino che ha invece bisogno del supporto del Sindaco per poter liberare il suo locale da alcuni stranieri violenti che stanno causando frequentemente problemi in città e non solo nei pressi del suo locale. L’unica linea “dura, anzi, durissima” che dovrebbe e dovrà seguire il Sindaco, é quindi verso la sua gestione del territorio in termini di sicurezza, perché i gestori del bar Corona sono le prime vittime di questa intollerabile situazione, non certo i colpevoli.
Confidiamo che l’amministrazione si mostri al fianco del gestore del Bar Corona, una persona per bene con la sola colpa di essere molto buono e non più giovanissimo alla soglia dei 70 anni d’età. Il contrario di quanto pretenderemo sia fatto verso chi è invece giovane, continua fonte di problemi in città ed addirittura, a quanto ci consta, ancora sul territorio nonostante i provvedimenti d’espulsione di cui sarebbe destinatario”.
Il gruppo ha presentato un’interpellanza a risposta scritta per sospensione coatta licenza, firmata dal capogruppo Luca Morini e due consiglieri, Giovanni Bottiglieri e Davide Mazzoni.
INTERPELLANZA A RISPOSTA SCRITTA PER SOSPENSIONE COATTA LICENZA BAR CORONA
Ex art. 49 del Regolamento sul funzionamento del Consiglio Comunale
In relazione all’oggetto ed alla recente chiusura “per disposizione del Questore” dello storico locale castellano, ci è stato riferito da diversi cittadini che il gestore di fatto del bar, un Castellano sulla soglia dei
70 anni di età, avrebbe in passato presentato diverse denunce per “chiedere” aiuto alle Istituzioni affinché intervenissero con fermezza al suo fianco e nei confronti di alcuni stranieri che per diverso tempo
hanno causato -e causano- problemi sul territorio, in modo particolare nel suo bar.
Quando parliamo del bar Corona, parliamo dell’unico bar del centro di Castel San Pietro Terme che restava aperto anche in tarda serata, un punto di riferimento fisso per molti giovani. Questo, almeno anni
fa, permetteva a diversi castellani di evitare spostamenti serali verso altre città e di poter passare qualche ora in compagnia di amici anche dopo le 22, per una partita a carte o a biliardo in un bar del borgo
cittadino.
Il Corona è il bar che molti di noi, per moltissimi anni hanno frequentato senza alcun tipo di problema e
con lo stesso identico gestore attuale.
Ci è stato riferito invece che i problemi nel bar sarebbero sorti a seguito frequentazione da parte di alcuni stranieri sui 30 anni di età, che ci vengono descritti dai cittadini come violenti, dediti a furti, risse,
talvolta addirittura all’uso di coltelli e sistematicamente al consumo di incontrollato di alcol. Alcol che
pretendono gli venga consegnato in ogni locale ove irrompono. Le medesime persone, per intenderci,
collegate a recenti episodi di violenza in prossimità di alcuni locali cittadini, diversi dal Bar Corona e
destinatari, pare, di provvedimenti d’espulsione non eseguiti.
Per tutto quanto sopra, siamo a chiedere che il Sindaco, o suo delegato, vogliano riferire in merito a tutto quanto fatto dall’Amministrazione comunale in ausilio al gestore del bar Corona in seguito alle sue
denunce e richieste di aiuto, ovvero di quanto verrà fatto a livello istituzionale per evitare che uno storico bar della città possa subire altri provvedimenti negativi. Chiediamo infine ci sia riferito come sia stato possibile che il Sindaco abbia dichiarato a mezzo stampa la chiusura definitiva del locale nonostante,
ci risulti una “semplice” sospensione per 30 giorni.