L’ex prefetto, capolista della lista ‘Cappello sindaca’, commenta l’avvio di una
procedura di revisione per il Comune della convenzione per il conferimento al
NCI delle funzioni di Polizia municipale e Polizia amministrativa locale
Imola, 18 agosto 2020. «Auguro alla gente di Imola di non dover assistere ai soliti
veleni caratteristici di ogni campagna elettorale, ma auspico che si parli di argomenti
concreti e realizzabili, non di proposte impossibili e solo per fini elettorali – dichiara
Achille Serra, capolista della lista civica ‘Cappello sindaca’ -. Spero inoltre che il
Commissario straordinario, di cui ho personalmente grande stima, non assuma
ulteriori delibere, per ragioni di opportunità a un mese dalle elezioni, e per difetto di
merito: sminuire il Circondario mi sembra sbagliato e controproducente.
Si parli finalmente di questioni concrete e, per quanto viene dalla lunga esperienza
che mi porto dietro, si parli di far rivivere il corpo della Polizia municipale, affinché
questo non si limiti a formali contravvenzioni, ma sia l’antenna sul territorio, in una
stretta collaborazione con le forze dell’ordine, e non contro i cittadini.
Si parli inoltre dell’illuminazione delle periferie perché, lo si ammetta o meno, anche
a Imola è arrivata la droga. Le forze dell’ordine svolgono un lavoro eccezionale, ma il
compito primo del Comune è collaborare con esse e mettere a disposizione ogni
strumento.
Si discuta dei giovani e di come sia necessario intervenire presso le scuole per
dialogare, spiegare, essere insieme con gli insegnanti, punto di riferimento che mai
come ora manca. Si parli di come restituire sicurezza alla gente con la presenza
coordinata di tutti sul territorio.
Tanti sono gli argomenti che, per quanto concerne la mia competenza, saranno
affrontati, con la speranza di risolverne il più possibile. Ma, al momento, si lascino
ordinanze che, a un mese dal voto, potrebbero avere sapore politico piuttosto che di
concreta validità.
Credo nel progetto di Carmen Cappello; sono certo che le aspettative, in caso di
vittoria, non verrebbero tradite».