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La Cisal (Confederazione Italiana Sindacati Autonomi Lavoratori) valuta positivamente quanto il Commissario Izzo sta realizzando nelle scuole per affrontare la riapertura in sicurezza, non solo Covid.
La Cisal, non se ne conosce il motivo, non viene invitata ai tavoli confederali di confronto sindacale del territorio circondariale (ma su questo avremo modo di esprimerci successivamente), per cui conosciamo solo le azioni e gli interventi che vengono riportati dagli organi di informazione e il nostro giudizio si basa esclusivamente su quelle informazioni.
Mentre ricordiamo che la Cisal è una confederazione sindacale tra quelle “comparativamente più rappresentative” (il suo segretario la rappresenta in seno al CNEL, come tutti gli altri sindacati istituzionalmente riconosciuti ed è firmataria degli accordi quadro e protocolli nazionali e dei CCNL di categoria), ricordiamo anche, negli ultimi anni, i calcinacci caduti dal soffitto di una scuola, i giorni di freddo intenso alla primaria Campanella e il pompaggio a mano dell’acqua calda per 24h da parte degli operatori di AreaBlu, l’assenza di corrimano nella scalinata delle scuole di Pedagna, e non possiamo che accogliere con soddisfazione gli interventi strutturali messi in campo dall’amministrazione comunale.
Per quanto riguarda l’emergenza Covid, non conoscendo nello specifico ciò che si sta facendo, possiamo però essere grati per l’obiettivo pubblicamente dichiarato di fare in modo di non dividere le classi in due aule: sarebbe la peggiore soluzione per i ragazzi.
Restano a nostro avviso ancora irrisolti il tema trasporti, il tema mense (reso complesso dall’esigenza delle monoporzioni) e, nelle modalità consentite all’amministrazione comunale, un intervento mirato a favorire la riapertura dei doposcuola che grande supporto offrono alle famiglie con entrambi i genitori che lavorano.