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Dal pensionato capolista della Cappello al “cavallo migliore” di Morrone

Non è facile seguire due eventi politici in un intervallo di tempo breve. Il primo, giovedì 23 luglio 2020, è stato quello della candidata sindaca Carmen o Carmela Cappello, all’hotel Donatello, dove è stato presentato il 78enne Achille Serra, capolista della lista civica, in un luogo dove, nononstate l’aria condizionata al massimo, era un po’ impegnativo seguire con attenzione quello che l’ex prefetto di Roma, Palermo e Firenze e con esperienze politiche in parlamento, aveva da dire sulla legalità e sicurezza. Nella introduzione di Serra, la Cappello ha toccato una cosa importante a nostro parere, dicendo che “Per noi non vale il modo tipco dei partiti per cui un uomo, una donna vanno bene per qualsisi stagione. Abbiamo visto dei ministri della Giustizia che sono diventati all’ improvviso ministri della cultura, altri che dal ministro al rapporto con il parlamento diventano ministri dell’ambiente e quindi in quel modo si sviliscono le competenze e le experienze”. Non possiamo non dar ragione alla Cappello, già candidata a sindaco nel 2018 e sconfitta da Manuela Sangiorgi, visto che adesso il DJ Fofo, all’anagrafe Bonafede Alfonso, attuale ministro della Giustizia, non è ancora riuscito a risolvere un problema dei giornalisti, le querele temerarie e stabilire un risarcimento danni contro chi querela per intimidire.

Però torniamo al dott. Achille Sera che, invece di godersi la propria pensione, si è messo in questo progetto ambizioso di una lista che vuole arrivare al ballotaggio o magari ad avere un assessore tra i banchi della futura giunta.

“Mi sono divertito come un matto durante il mio mestiere di capo della mobile, di questore, di prefetto di grandissime cita, mi sono divertito sempre. Ho pensato di seguire non i partiti, ma gli uomini. Nn i partiti, voglio ripetere, ma gli uomini” dice Serra, che ora ha pensato di “buttarsi a pesce” nella lista civica in una città che conosce per il fatto di avervi tenuto più volte conferenze e nells quale pensa che non ci siano “grandissimi problemi di criminalità”. Forse qualcuno si ricorda della conferenza dell’anno scorso, alla sala delle Stagioni, organizzata dall’associazione “Fare, cambiare, migliorare”, presieduta da Carmela Cappello, quando Achille dialogava sulla sicurezza e legalità con Ezio Roi, ex asessore in giunta Sangiorgi e adesso candidato sindaco del M5S. Chissà se magari in quel momento è nata l’ideea di far cadere la Sangiorgi, come Roi diceva due giorni fa. 


Appena finita la conferenza stampa della Cappello (che vi invitiamo di guardare perché ognuno possa farsi la propria idea),abbiamo fatto una corsa per arrivare alle presentazione del “cavallo migliore” per il centrodestra, a detta dell’onorevole Jacopo Morrone, Daniele Marchetti. Alla presentazione oltre al parlamentare Jacopo Morrone erano presenti Marco Casalini – segeretario comunale Lega, Alessandro Fiumi – coordinatore comunale Forza Italia, Valentina Castaldini – Capogruppo Forza Italia Consiglio Regionale, Marco Lisei – capogruppo Fratelli d’Italia in Consiglio Regionale, Nicolas Vacchi – esponente locale Fratelli d’Italia, Marco dall’Olio – responsabile locale del Popolo della Famiglia.

I “5 maschi alfa” (espressione utilizzata da Anna Pariani), cioè Daniele Marchetti, Simone Carapia, Marco Casalini, Nicolas Vacchi, hanno fatto fatica a trovare un candidato, non sappiamo se alla fine il candidato di Morrone è stato scelto tramite la chat o seguendo la condizione di non essere troppo vicina alla ex-sindaca dimissionaria Manuela Sangiorgi.

C’è da ricordare che il “cavallo migliore” del cendodrestra di adesso, alle elezioni comunali di due anni fa prese meno preferenze di quanto pensava e sperava, chissà se in caso di non raggiungimento al ballottaggio applicherà la “tozza” sia alla Marchetti, sia a Casalini, o magari Salvini annunciato “in città nel giro di 48 ore”, alla fine delle elezioni in caso di non raggiungimento del ballotaggiodarà un “cinque” a tutti e tre visto che il voto è una cosa seria e non oggetto di accordi vari. Ecco che in questo caso l’idea del capolista della Cappello è più valida che mai, di non seguire i partiti e i loro inciuci, ma le persone. Ovviamente ognuno è poi libero di seguire e votare chi vuole, cosi come hanno fatto in tanti l’altra volta al balotaggio non seguendo gli ordini dei partiti e delle ideologie varie.