L’Associazione Valori Comuni ha comunicato che diverse segnalazioni sono state fatte, di A tale proposito l’associazione tine a sottolineare come, la Legge 24dicembre 2004 n°313 e la legge regionale 56/1982 tutelino le api. Esse stabiliscono i limiti all’uso di fitofarmaci; in particolare dispongono il divieto di utilizzo di antiparassitari tossici nel periodo dell’anno compreso tra l’apertura del fiore e la caduta dei petali; stabiliscono inoltre che nel suddetto periodo sia vietato
trattare le coltura in presenza di forte vento e comunque che i trattamenti anche
autorizzati debbano avvenire nelle ore di minor volo delle api (mattina presto e sera).
Nel periodo dell’accadimento dei fatti, nel nostro territorio, erano in fiore tigli e
cipolle, i primi si trattano per questioni estetiche (la melata che producono sporca
auto in sosta e giardini) mentre molto più importante è il trattamento per le cipolle.
L’Associazione Valori Comuni sottolinea come gli agricoltori devono essere al corrente delle leggi, anche se qualcuno non è abbastanza rispettoso o attento.
Secondo il comunicato dell’associazione durante la seconda settimana di giugno, qualcuno molto poco attento ha ignorato la legge e il risultato è stato lo sterminio di tante splendide api nella zona dei 3 monti.
“Ricordiamo a queste persone che tramite i quaderni di campagna (i registri dove per
legge devono essere segnati i giorni di trattamento e il fitofarmaco utilizzato) è
possibile stabilire le responsabilità e applicare le relative sanzioni.
È una vergogna che pochi irresponsabili, anziché svolgere l’insostituibile funzione di
tutela e cura del territorio che l’agricoltura garantisce, ignorino le attenzioni dovute a
questo meraviglioso insetto che ci dà tanto e deve essere tutelato.
Le api ci consentono di godere del piacere di avere frutti colorati e producono diversi
prodotti che vengono poi utilizzati in diversi settori, dal farmaceutico al cosmetico.
Sono insetti che con la loro attività contribuiscono a tutelare la biodiversità dei
territori oltre che possedere un’affascinante ordine naturale nella suddivisione dei
compiti all’interno di ogni famiglia” scrive nel comunicato l’AVC e conclude con un appello: “Sono insetti buoni da tutelare e speriamo con questo scritto di dare voce a tutti quegli apicoltori che vivono lo stesso problema sul territorio, sappiamo che spesso ricorrere a denunce mina il rapporto di fiducia che dovrebbe instaurarsi tra l’agricoltore e
l’apicoltore, per questo motivo facciamo un appello affinché si possa trovare una
strada comune, magari suggerendo e promuovendo un accordo tra le categorie di
settore”