L’Associazione Forum ha denunciato all’Autorità garante della concorrenza del mercato un colosso nazionale che fornisce servizi elettrici a consumatori ed imprese sull’intero territorio nazionale, chiedendo che l’Antitrust apra un procedimento finalizzato a valutare se il comportamento messo in atto da questo Gestore nei confronti di consumatori ed imprese possa configurare un’attività di pratiche commerciale scorretta ai loro danni e se con tale documentato comportamento il Gestore abbia ostacolato l’esercizio del diritto di recesso concesso a consumatori e imprese “. Una pesante e circostanziata denuncia immediatamente recepita dall’Autorità Ministeriale che ha immediatamente aderito alla richiesta di Forum aprendo un fascicolo sulla vicenda e, nell’attesa delle spiegazioni che il Gestore di servizi elettrici dovrà fornire, si è riservata ogni azione all’esito delle indagini. “ In piena emergenza sanitaria nazionale – spiega il presidente di Forum Claudio Morini – si è rivolta alla nostra Associazione un infermiera che opera proprio nei reparti Covid di un importante Ospedale cittadino, precisando che qualche tempo addietro presso la propria abitazione aveva ricevuto la visita di un venditore di una società che le prometteva di gestire l’erogazione dei servizi elettrici e gas presso la sua abitazione facendole risparmiare diverse centinaia di €uro su ogni fattura, ma che poi nella realtà tale risparmio non c’è stato”. Sulla base di una semplice proposta contrattuale non vincolante, il venditore che rappresentava il Gestore, dopo aver verificato che nell’abitazione della consumatrice era da poco stato installato un impianto fotovoltaico per l’erogazione dell’energia elettrica e che le fatture emesse dal suo attuale gestore erano di circa 240 €. al mese, proponeva alla consumatrice un contratto decennale che prevedeva fatture da 30 €. a bimestre e la sostituzione della caldaia del gas a costo zero. “Il tutto – precisa la consumatrice – era attivabile mediante il versamento anticipato della modica cifra di 13.800,00 €. anche finanziabile in 120 comode rate attraverso la loro Finanziaria collegata. Quindi, fatti alcuni calcoli, con la promessa che a breve avrebbe dovuto ricevere il dettagliato contratto dalla cui sottoscrizione iniziava il rapporto con questo nuovo gestore, ho firmato la proposta non vincolante compilata dal venditore. Tuttavia, dopo pochi giorni, non avendo aderito all’onerosa proposta della loro finanziaria nell’attesa del contratto promesso, ricevevo un minaccioso sollecito di pagamento dei 13.800,00 €. da questo nuovo Gestore che mi diffidava a versare tale somma entro pochi giorni per evitare il distacco delle utenze. Essendo molto impegnata in ospedale non avevo molto tempo per seguire la vicenda, quindi mi limitai ad inviare qualche mail di protesta. Dopo diversi tentativi riuscii a contattare telefonicamente i loro uffici per chiedere spiegazioni. Ma invece di chiarimenti ricevetti una nuova doccia fredda. Infatti, una loro addetta mi spiegò che: < per loro, la proposta da me sottoscritta equivaleva ad un’accettazione del contratto decennale e che quindi se non pagavo l’importo stabilito mi avrebbero interrotto l’erogazione del servizio segnalandomi alla centrale rischi come cattiva pagatrice>. Non solo, continua la consumatrice – in quella sede fui informata che mentre per me il contratto era vincolato per 10 anni, le condizioni offerte dal Gestore erano rivedibile annualmente. A questo punto, sfinita ed avvilita, decisi di pagare la somma richiesta, ripromettendomi di parlare con l’Associazione Forum per le valutazioni del caso appena l’emergenza sanitaria sul lavoro mi concedeva un po’ di tregua. Nel frattempo, senza ricevere alcun contratto, mi hanno installato una nuova caldaia ed hanno cominciato ad inviare fatture di importi ben più alti di quelli promessi dal venditore”. Visionando la documentazione fornita dalla consumatrice gli addetti dell’Associazione Forum che, in piena emergenza sanitaria hanno continuato ad operare on linee proprio per aiutare i consumatori a difendersi da soprusi ed ingiustizie, hanno deciso di segnalare il caso all’Autorità Garante della Concorrenza del mercato per le valutazioni ed i procedimenti del caso. “Mentre l’Autorità Ministeriale ci comunicava d’aver aperto l’indagine sul caso per: < pratiche commerciali scorrette a danno dei consumatori e delle micro-imprese ed ostacolato l’esercizio del diritto di recesso> , per non sprecare tempo – spiega Morini – gli avvocati di Forum hanno che hanno studiato il fascicolo si sono preparati per le azioni del caso finalizzate alla restituzione delle somme impropriamente incassate ed al risarcimento dei danni subiti dalla consumatrice”. Come Associazione difesa diritti civili e consumatori riteniamo che questo modo d’operare di questi sia di per se piuttosto spregevole in quanto agisce sulla buona fede del consumatore ed in spregio alle normative vigenti. “Tuttavia, in questo caso – conclude Morini – minacciare il distacco delle utenze ad una consumatrice che in piena emergenza sanitaria lavora come infermiera in un reparto Covid di un importante ospedale cittadino è una cosa che non potevamo tollerare rimanesse impunita”. Per questo abbiamo immediatamente informato l’autorità Ministeriale competente. Dal momento che la vicenda di questa infermiera non è certamente un caso isolato, anche su sollecitazione dell’Autorità Ministeriale, invitiamo i consumatori e le imprese a segnalare ai nostri uffici i casi simili di cui sono stati vittime ( il mercoledì previa appuntamento dalle 9,30 alle 12,00 e dalle 15,00 alle 17,00 in via Degli Artisti n° 3 a Castel San Pietro terme – tel 051 948390 oppure via mail a: info@associazioneforum.it )