L’Accademia ha festeggiato ieri con un concerto al teatro Ebe Stignani alla presenza del ministro Marco Busseti e delle autorità locali e nazionali il benmeritato riconoscimento universitario (un unicum nel panorama musicale del nostro Paese) ottenuto dopo un iter iniziato nel 2015 con un decreto che sanciva la possibilità, per le scuole e le istituzioni formative di rilevanza nazionale, di richiedere il riconoscimento del titolo di studio rilasciato agli studenti a fine percorso di formazione.
Un’apposita commissione tecnico-consultiva Miur-Mibac, presieduta dal Dott. Carlo Fontana, aveva analizzato le istanze presentate dalle istituzioni, tra le quali quella dell’Accademia Pianistica di Imola, per la quale aveva espresso un parere positivo, riconoscendo l’equipollenza alle Lauree triennali L-3 “Discipline delle arti figurative della musica, dello spettacolo e della moda” nonché alle Lauree Magistrali LM-45 “Musicologia e Beni Culturali”, per otto indirizzi: PIANOFORTE, FLAUTO, VIOLINO, VIOLA, VIOLONCELLO, CHITARRA, COMPOSIZIONE, MUSICA DA CAMERA.
Sono solo due in Italia gli istituti che hanno ricevuto pari riconoscimento: la Civica Scuola di Cinema “Luchino Visconti” di Milano, e la scuola Holden di scrittura di Torino fondata da Alessandro Baricco.
L’Accademia Pianistica di Imola “Incontri col Maestro” è nata trent’anni fa come scuola privata e nel corso del tempo si è affermata ad un livello prestigioso sia in ambito nazionale che internazionale grazie ai risultati degli allievi che riescono a vivere, nella quasi totalità, del mestiere per cui si sono formati. Questo dato, considerata la difficoltà del tipo di professione, spicca nettamente nel sistema formativo musicale a livello globale.
L’arrivo dell’equipollenza comporta un valido potenziamento formativo per gli allievi della scuola imolese che potranno infatti acquisire direttamente a Imola un titolo di studio all’esito dei corsi di durata triennale e di durata biennale in ambito performativo musicale e musicologico equipollente alla laurea della classe L-03 Discipline delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda e LM-45 Musicologia e Beni musicali.
Le specificità proprie dell’attività storica dell’Accademia vengono così altresì confermate e consolidate, prima tra tutte l’alta selezione in ingresso degli studenti mediante la prova strumentale. La restrizione selettiva operata dall’Accademia non vuole essere un’esclusione in termini di barriera, bensì un segnale di rispetto. Un’attenzione prima di tutto verso gli allievi che, per affrontare un mestiere così complesso come quello del musicista, devono avere determinati prerequisiti, in gergo talenti, senza i quali correrebbero il rischio di non realizzarsi nella professione.
Sul palco dell’Ebe Stigniani Marco Bussetti, Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca ha confermato l’unicità di questo riconoscimento:
“Grazie al decreto che ho firmato viene riconosciuta l’equipollenza alle Lauree Triennali e a quelle Magistrali per 8 discipline i cui corsi sono attivi in questa istituzione. Quella di Imola è la prima Accademia cui viene attribuito questo riconoscimento nell’ambito delle Discipline della Musica, in un settore di così notevole rilevanza culturale ed economica come quello delle arti performative nonché dello spettacolo dal vivo. In questo modo il valore dello studio della musica da un punto di vista teorico viene equiparato, a livello di titoli, a quello strumentale. L’unione di teoria e pratica è imprescindibile.
L’Italia è, per storia e tradizione, leader in campo culturale in Europa e nel mondo. È necessario valorizzare le eccellenze e le enormi qualità di cui il nostro Paese dispone per competere globalmente in campo artistico ed economico. Inoltre, sono convinto che i giovani debbano poter dar piena forma ai loro talenti e alle loro attitudini individuali. E questo è possibile solo concependo la possibilità di seguire percorsi formativi corrispondenti alle proprie passioni”.
Per il Maestro Franco Scala, il Fondatore e Direttore dell’Accademia Pianistica di Imola, applaudito a lungo dalla platea, si tratta di “una grande festa per la nostra Accademia che ha raggiunto un risultato così importante dopo 30 anni di lavoro ininterrotto, basato sulla qualità degli insegnanti e sul talento degli allievi.
I giovani di oggi sono cambiati, e con essi sono cambiate le esigenze di apprendimento. Non si può più insegnare come si faceva 30 anni fa. L’Accademia è nata all’insegna dell’innovazione didattica ed è grazie a questa esigenza di cambiamento che è diventata un’eccellenza internazionale oggi riconosciuta dallo Stato Italiano.
L’esperienza maturata ci dà la possibilità di guardare con serenità al futuro con l’obiettivo di continuare ad essere un avamposto per la ricerca didattica.
Ci tengo a ringraziare innanzitutto i docenti, che sono il vero plus valore della nostra Istituzione: senza la qualità del loro insegnamento non sarebbe stato possibile raggiungere questo risultato. E ringrazio tutti quanti hanno creduto nel progetto fin dai primi anni, – Comune di Imola – Fondazione Cassa di Risparmio di Imola – istituzioni pubbliche e private – consiglieri di amministrazione, amici e sostenitori – che hanno continuato a supportarci fino ad oggi.”
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