Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa congiunto di 12 sindaci a favore della manifestazione promossa da Merola per sbloccare le infrastrutture
I sindaci di Castel San Pietro, Dozza, Ozzano, Castel Bolognese, Solarolo, Medicina, Castel Guelfo, Borgo Tossignano, Casalfiumanese, Fontanelice, Castel del Rio e Mordano dichiarano il loro appoggio alla manifestazione proposta da Virginio Merola, sindaco di Bologna e sindaco Metropolitano, per sollecitare al governo lo sblocco delle infrastrutture. Un momento di mobilitazione che inizialmente era stato pensato per promuovere la realizzazione del Passante di Bologna, ma che nelle ultime ore ha visto allargare il fronte alle diverse opere che sono a rischio nell’intero sistema territoriale regionale, fra le quali c’è anche l’ampliamento dell’A14 con la quarta corsia dal casello di San Lazzaro fino alla diramazione per Ravenna.
«L’ampliamento dell’A14 interessa tutti i territori a est della Città Metropolitana di Bologna e della Provincia di Ravenna, da San Lazzaro a Castel Bolognese – sottolineano i sindaci -, e a questa infrastruttura è obbligatoriamente legata anche la realizzazione di opere strategiche, sia di ampliamento (tra cui i nuovi caselli autostradali di Toscanella e di Solarolo-Castel Bolognese, la rotatoria al casello di Castel San Pietro sulla via San Carlo), sia di adduzione sulla viabilità provinciale e comunale di tutti i territori interessati (tra cui numerose rotatorie, viabilità tangenziali e la famosa bretella di Imola). Siamo quindi a sostenere pienamente la proposta lanciata dal Sindaco Metropolitano di Bologna di una manifestazione pro-infrastrutture per stimolare un governo oggi inerte e nullafacente su un asset fondamentale e strategico per lo sviluppo del paese Italia e della Regione Emilia-Romagna.”
Il sindaco Tinti sottolinea inoltre come «le opere di adduzione, che ammontano in totale a oltre 29 milioni e sono attese da molti anni dai Comuni interessati, saranno pianificabili solo con l’approvazione del progetto esecutivo, traguardato nel 2018 dopo la chiusura delle varie conferenze dei servizi sotto i governi Renzi e Gentiloni, ma che ora è bloccato al Ministero delle Infrastrutture da molti mesi. In un incontro avuto prima di Natale alla presenza dell’assessore Minorchio, avevo chiesto alla sindaca Sangiorgi di Imola di attivarsi con il Ministro delle Infrastrutture Toninelli per far capire come l’ampliamento dell’A14 sia un’opera fondamentale e anche a basso costo ambientale, essendo un allargamento in sede del percorso attuale e con tutte le predisposizioni necessarie già attuate (ad esempio tutti i cavalcavia autostradali nel tratto interessato sono già ampliati). Purtroppo, la mia richiesta non ha avuto seguito, a ulteriore prova che questa sindaca è ben lungi dall’avere le capacità necessarie per guidare lo sviluppo di un territorio dalle forti potenzialità come quello del Circondario Imolese e dell’intero territorio orientale dell’area metropolitana».