«La vicenda concernente la nomina del nuovo Cda di Con.Ami pone in maniera dirompente la necessità fare alcune riflessioni», a dirlo sono i deputati del Carroccio, Carlo Piastra e Gianni Tonelli, all’indomani dell’inverosimile situazione che ha visto un’assemblea riunita con l’assenza di pressoché tutti i sindaci del Consorzio, che registra circa 10 milioni di utili all’anno. «Al di là della abilità del sindaco di Imola e della fondatezza giuridica dell’operazione – attacca Tonelli – in grado di sconfiggere la superbia della sinistra, emerge in maniera chiarissima un dato politico gravissimo: i sindaci targati Pd hanno anteposto gli interessi della propria “bottega”, a quelli delle comunità rappresentate in oltre venti comuni: da Marradi a Medicina, da Fiorenzuola a Conselice, passando per Castel San Pietro». Insomma, «l’infausta e cinica decisione» di modificare lo statuto del Con.Ami, «in previsione di perdere la città di Imola (detentrice del 67% delle quote; ndr) da parte del Pd – aggiunge Carlo Piastra – ha condannato il Consorzio allo stallo, durante gli ultimi mesi». In quanto, a giudizio della Lega, non aveva alcun rilievo l’entità della partecipazione: «come può funzionare – si domanda provocatoriamente Piastra – un soggetto in cui, chi detiene il 67% del conferimento, conta come chi ne ha corrisposto solo lo 0,5%? Quale cinismo politico può concepire un simile disegno, se non la premeditazione di condannare all’immobilismo Con.Ami, allo scopo di danneggiare chiunque avesse vinto le ultime elezioni, in sostituzione del Pd a Imola?». Di fronte a questi interrogativi, rimane la «gravissima responsabilità politica in capo al Pd, che ha danneggiato i propri cittadini. Ci auguriamo – proseguono Piastra e Tonelli – che alle prossime amministrative di primavera non si vogliano caricare ulteriormente le comunità con i costi di inopportune azioni. Promosse unicamente per finalità politiche di parte. Con.Ami – è il pensiero che arriva dalla Lega – deve funzionare nell’interesse dei cittadini dei 23 comuni aderenti, che sono i veri destinatari dei servizi erogati. Si proceda ora con il processo di rinnovamento auspicato, anche all’interno delle società partecipate, che rispondono alla medesima logica dei sindaci Pd. I quali stanno così bloccando il cambiamento e lo sviluppo del territorio». La questione Con.Ami ha inevitabilmente riflessi anche in ambito politico, in vista delle prossime scadenze elettorali: «rammentiamo a tutti i militanti – è l’appello di Piastra e Tonelli – che la logica di conservare un potere radicato in tutti i gangli della società mostra due conseguenze: l’intenzione abbastanza chiara di conservare lo status quo e mantere i propri interessi, da parte del Pd; ed il disimpegno rispetto agli interessi dei territori, che ricade purtroppo sulle comunità da loro amministrate».
On. Carlo Piastra (responsabile Leģa Provincia di Bologna)
On. Gianni Tonelli
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