La nota dell’Ausl di Imola non fa che chiarire che la scelta di inserire la lingua araba nella cartellonistica dell’ospedale di Imola è stata non solo discutibile, ma si è anche nel tempo rivelata un grave errore. Si apprende infatti dalla stessa Ausl che le traduzioni in lingua araba non venivano comprese dalla maggior parte degli utenti perché, si legge nella nota, “l’arabo ha molte declinazioni a seconda del paese di provenienza dei cittadini” con il risultato che le scritte disorientavano piuttosto che chiarire. Che dire oltre il danno la beffa.
Un motivo in più che dimostra che le scritte in arabo non andavano fatte.
Ribadisco anche che noi siamo in Italia, e chi viene nel nostro paese deve imparare l’italiano.
I cartelli degli ospedali già prevedono l’inglese come lingua internazionale.
Ai vari buonisti del Pd cittadino che gridano al “razzismo” chiedo: Ma gli italiani che vanno a vivere all’estero imparano la lingua del paese che li ospita SI o NO? O forse pretendono i cartelli in italiano?
Chi viaggia ed emigra si adatta alla lingua del paese che ha scelto, non esiste al mondo che vai negli Stati Uniti o in Arabia saudita e trovi i cartelli nella nostra lingua.
Simone Carapia – Lega – Capogruppo in consiglio comunale