di Aris Alpi
Il pasticciaccio brutto del consorzio. Questo potrebbe essere il titolo perfetto per un romanzo giallo in tema politico, magari ambientato in piena tangentopoli. Una trama diventata fin dal post elezioni la telenovelas cittadina, metafora della gestione del potere locale.
L’attuale situazione del Con.Ami, ente istituito più di cento anni fa (quando una legge del 1903 rendeva autonomi i Comuni) , sembra la prova massima che nel Circondario, qualcuno non vuole dare la possibilità ad Imola di cambiare volto.
Nacque e divenne un importante istituto di distribuzione ed erogazioni di primi servizi per il circondario. Ora sembra quasi diventato una sorta di consiglio comunale satellite. 23 Comuni orbitano attorno al Consorzio, quasi tutti contrari alle idee della maggioranza in consiglio comunale.
Le aziende gestite dal Consorzio sono molteplici, tutte di una storicità ed importanze che non serve spiegare. Osservanza, una di queste. Ma anche naturalmente l’autodromo e Area Blu. Ed altre numerose società satellite come Bryo, Acantho e Sfera Farmacie. Una di queste è, o era, Comunica, che la maggioranza ha promesso di chiudere a breve.
In Consiglio Comunale il tema principale è stato ovviamente il Conami. Il PD, tramite il suo segretario Andrea Panieri, esclama sì che la situazione è “preoccupante” e che sia doveroso “giungere alle nomine”. Però non viene spiegato appieno il motivo di questa strenua resistenza da parte dei Sindaci uniti al Consorzio. E sopratutto, questa deriva non viene assolutamente fermata per permettere la fine dello stallo, che ormai prosegue da mesi.
Il Sindaco di Imola, Manuela Sangiorgi, scopre le carte in tavola, ammettendo che ormai “si gioca sporco”. Confida di “andare avanti” e che ci sarebbero altri “sindaci scorretti sul piano umano ed istituzionale”.
Anche Lega e Patto per Imola, ancor più coese con la Giunta dopo la nomina di un assessore alla sicurezza forse condiviso, sostengono sia “un comportamento inaccettabile” e che vadano “messi in riga”.
Simone Carapia, Capogruppo Leghista, spiega come i “i Sindaci che rappresentano il 6% delle quote fermano lo sviluppo del territorio”.
Giuseppe Palazzolo, di “Patto per Imola”, critica l’operato dei Dem “Il partito Democratico, se continuerà a distruggere il Con.Ami, si assumerà una responsabilità politica di una gravità unica. E sarà punito dai cittadini.”
In primavera, in alcuni comuni del circondario si voterà per l’elezione di un nuovo Sindaco e Consiglio Comunale. Naturalmente, solo il voto dei cittadini potrà cambiare o peggiorare questa situazione.