E’ una sorta di “anteprima in famiglia”, la serata dedicata ieri dal Crame (Club Romagnolo Auto e Moto d’Epoca) alla settima edizione del premio “Ezio Pirazzini, protagonista di una passione”. Come oramai avviene da anni, infatti, il Crame ha aperto il proprio ricco calendario di incontri del mercoledì, nella propria sede, con la presentazione della nuova edizione 2019 del premio Pirazzini abbinata alla proiezione dei filmati vincitori della passata stagione.
E’ stato proprio Bruno Brusa, presidente Crame, ad aprire la serata: come padrone di casa e come sostenitore del premio. “Una ventata di gioventù e quale gioventù. La qualità dei loro lavori testimonia di che pasta sono fatti questi giovani. Proprio per questo, continueremo a sostenere il Premio Pirazzini, che dà la possibilità ai ragazzi di esprimere il proprio talento” ha detto Bruno Brusa.
Il concorso, riservato alle scuole superiori del Circondario imolese, cioè di Imola e di Castel San Pietro Terme, vuole ricordare il grande sport e la figura del giornalista Ezio Pirazzini, che ha votato la sua carriera ad atletica, motociclismo e Formula Uno. E di edizione in edizione i ragazzi vengono chiamati a cimentarsi su un tema più specifico, ma sempre con grande libertà di interpretazione. In questo 2018/2019 il sottotitolo scelto dagli organizzatori e dalla giuria specializzata tra cui i giornalisti Beppe Tassi, Pino Allievi e Renato D’Ulisse è “Gioventù e Felicità: quanto conta lo sport?”
Attraverso un articolo, un elaborato scritto, o un lavoro multimediale, da video a reportage a grafica e fumetti, a sito, gli studenti delle scuole superiori potranno sviluppare il tema.
“Ogni anno il dubbio: “finiamo col botto o proseguiamo?” Perché davvero ogni edizione del premio Pirazzini e’ sempre più ricca, più partecipata, e regala nuovi spunti agli stessi componenti del comitato. E soprattutto incredibili soddisfazioni – ha sottolineato Gabriella Pirazzini, a nome degli organizzatori -. Il primo aspetto e’ la maturità degli studenti, messa spesso in discussione dalla cronaca e dai media. Certo e’ “la meglio gioventù” quella che partecipa al concorso, ma dobbiamo anche dire che la coralità delle presenze fa sì che non ci sia una selezione a monte e quindi ci consente di affermare che davvero le scuole, quando guidate da presidi e insegnanti lungimiranti e pieni di passione, possono dare tanto, anche agli adulti”.
“Secondo aspetto – ha continuato Gabriella Pirazzini – è la grande capacità creativa nell’utilizzo della tecnologia. Dobbiamo infatti riscontrare che, se nella sezione articolo gli scritti non sempre sono originalissimi, nella sezione multimediale gli stessi giurati, abituati a macinare la materia, restano colpiti dalla ricchezza, fantasia, ma anche capacità di costruzione di story telling che nulla hanno da invidiare alle clip di professionisti”.
“Sembrava un gioco, quando siamo partiti, ed oggi il Premio è diventato un grande evento” ha sottolineato Gianfranco Bernardi, presidente del comitato organizzatore del premio ed anche in rappresentanza dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia – Emilia Romagna. “Il tema di quest’anno induce ad una riflessione sullo sport, che deve essere praticato e visto come una palestra di vita. Noi siamo per uno sport pulito, contro il doping. Uno sport che premia chi si impegna, lotta, fa sacrifici, mette passione, senza scorciatoie per aggiunge il traguardo” ha aggiunto Gianfranco Bernardi, che ha invitato i professori “a dare una mano, diffondendo il premio all’interno delle loro classi”.
A mostrare la commistione tra vita e sport sono stati i lavori vincitori della sezione multimediale nell’edizione 2017/2018. A cominciare dal vincitore del primo premio, Alessandro Cappello 5a G “Paolini” con il video: “L’arte nello sport” e le seconde classificate pari merito Giulia De Martinis – 4a G “Paolini” con il video: “Tanto tempo fa” e Sara Cristallo – 3a C “Bartolomeo Scappi” con il sito web: “Our healthy life”.
E così tra invenzione di siti web, video narrativi o di denuncia, video con immagini in sequenza a tema o video con immagini fai da te, ogni anno c’e’ sempre più imbarazzo nella scelta, tanto che già da due edizioni si sovrappongono gli ex aequo.
“Per questa nuova edizione, dopo la chiusura della sesta stagione in un evento al Museo Checco Costa in autodromo davvero straordinario, con la platea piena di sorrisi e battimani di scolaresche intere, abbiamo ritenuto di rimetterci in gioco e di riproporre alle scuole superiori di Imola e Castel San Pietro Terme l’opportunità di mettersi alla prova. E l’idea e’ stata quella di abbinare le emozioni, da qui il titolo: “Giovani e Felicità: quanto conta lo sport?“. Una traccia – ha aggiunto Gabriella Pirazzini – leggibile come sempre con mille sfaccettature. La gioia di chi pratica sport, l’orgoglio della vittoria, l’esuberanza della vita all’aria aperta, la bellezza del movimento, l’importanza dell’esercizio fisico, il benessere dell’attività sportiva, gli urrah da tifosi”. Ma anche, secondo i suggerimenti della giuria specializzata, una possibile ulteriore lettura: lo sport è felicità: ma… meglio il mondo di Ronaldo o il piccolo universo dei dilettanti?
“E così siamo partito per la settima sfida, sperando non ci sia la crisi del settimo anno. Augurandoci insomma che il legame tra giovani e sport sia molto di più di un semplice matrimonio” ha concluso Gabriella Pirazzini.