di ARIS ALPI
L’iniziativa intrapresa dal nascituro Comitato Pro Bretella, è senz’altro lodevole e da sostenere per l’interesse comune del completamento del progetto. Se non fosse per un piccolo particolare che stona con la nostra storia politica recente.
A parte il fatto che, come spesso accade, non vorrei che anche questa volta sia stata creata l’ennesima foglia di fico, al fine di raccogliere e congelare voti di centro-sinistra evitando di presentare un brand di partito. È il vecchio sistema dei compagni. Si creano quattro cinque
gruppi associativi, comitati, nascondendo brand di partito e ingabbiando qualche migliaio di firma. Poi si arriva alle elezioni con le spalle ben coperte, facendo convogliare la protesta su di un’unica X.
Se non ci si vergogna della propria appartenenza politica, perchè allora non dirlo subito? Ma questo è solo un banalissimo sospetto.
La cosa che rende perplessi è questa improvvisa loquacità di cittadini rimasti in letargo fino ad ora.
Dove sono stati? Per caso una navicella aliena li ha fatti atterrare sotto al muro della Bretella?
Dov’erano quando la giunta Manca non rispettò le promesse elettorali di completamento asse attrezzato nel 2008?
E dov’erano cinque anni fa, dopo il secondo mandato Manca, quando nuovamente queste promesse furono disattese?
Per quale motivo non individuano i colpevoli che hanno creato lo scempio della strada contro un muro?
Per quale motivo non vanno a chiedere, a questi vecchi padroni della città, e padroni di coop e ditte edili che
non hanno mantenuto i tempi dei lavori, in quale modo sono stati spesi i denari per la bretella?
E perchè sono finiti tutti i denari? Sono stati spesi tutti per l’impianto oppure, per caso, qualche consulenza è stata gonfiata?
Ovviamente non sarà così. Si spera.
È sacrosanto rimproverare alla Giunta l’idea di voler consegnare alla città la “Bretellina”, ma questa drastica scelta,
non è certo colpa di Minorchio e dell’amministrazione Sangiorgi.
Se mi spiegate, in questa brutta pagina di storia cittadina, cosa c’entrano i cinque stelle, vi offrirò un caffè.
Se mi dimostrate che c’erano loro, quindici anni fa, a firmare le carte per l’avvio delle gare d’appalto
Quante volte negli anni scorsi, sopratutto recenti, sono stati lamentati disservizi legati alla viabilità per il mancato completamento della strada?
Perchè nessuno di questo gruppo di cittadini, ha alzato la testa rispondendo ai quesiti dei cittadini?
Non lo so, spero non sia solamente un maldestro tentativo di rivincita dopo aver perso le Comunali lo scorso maggio.
Allora è giusto discutere su temi più consoni al nostro presente, non su cose ridicole e non imputabili all’amministrazione Sangiorgi.
More Stories
Il Piccolo di Imola, in scena a Palazzo Tozzoni sotto la direzione artistica di Lucia Ricalzone.
IMOLA, DUE PESI E DUE MISURE PER LA PULIZIA?
“Ecologista” a Roma, assente sul Santerno: Bonelli e il massacro verde imolese