Aris Alpi
Hanno del clamoroso le dichiarazioni di Ezio Roi emerse nella conferenza stampa di stamattina.
L’ex Pretore ha parlato per circa un’ora, spiegando i motivi che hanno contribuito alle sue dimissioni.
Se quanto raccontato dall’ex Magistrato corrispondesse del tutto al vero, la vicenda non gioverebbe di certo all’immagine giustizialista e purista dei grillini.
L’ex Pretore ha parlato per circa un’ora, spiegando i motivi che hanno contribuito alle sue dimissioni.
Se quanto raccontato dall’ex Magistrato corrispondesse del tutto al vero, la vicenda non gioverebbe di certo all’immagine giustizialista e purista dei grillini.
Di preciso, Roi, nonostante il silenzio degli ultimi mesi, ha vuotato il sacco spiegando, tramite alcuni particolari, alcune circostanze salienti del suo lavoro sulla cattedra della sicurezza che hanno caratterizzato le ultime sornione, settimane di lavoro. L’ex candidato al Senato per il Movimento, ha spiegato in sostanza, quanto gli stesse a cuore il tema della sicurezza della città. Nonostante un modo di agire in perfetta sintonia grillina, forse troppo integralista, dove i panni sporchi vengono lavati dietro le quinte e mai discussi in pubblico, Roi ha fatto chiarezza sulla sua buona fede in questi mesi di lavoro.
In particolare, l’ex sessantottino, col cuore a sinistra, ma con le visioni attuali da perfetto liberale, è rimasto colpito dalla situazione che si è trovato a gestire dopo le comunali “Ricevevo continuamente segnalazioni da parte dei cittadini che lamentavano un precario livello di sicurezza. Roi, si sente di aiutarli: “Una sera mi sono fatto portare in giro da una volante della Polizia per vedere da vicino qual’era la reale situazione. Ed ho visto un territorio che versava in gravi situazioni.” Dopodichè, l’Assessore scrive alle Forze dell’Ordine, per cercare di sollecitare i controlli nelle ore notturne. Ma il tentativo fallisce:“Non ho ricevuto alcuna risposta. Poi, alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine si sono rivolte alla Sindaca lamentandosi della mia iniziativa”.
Il quadro descritto da Ezio Roi, non è dei più tranquillizzanti. Evidentemente, l’ex Pretore aveva capito la situazione in cui versava Imola, e aveva cercato di discuterne con le unità operative. Che però, da quanto si apprende, non ci sentivano. Anzi, il lavoro di Roi, ora sembra apparire quasi in controtendenza con il vecchio sistema politico locale, e di conseguenza stonava con gli ordini di scuderia al quale qualcuno era abituato in città, specie elle ore notturne.
Certamente, dobbiamo rammentare, la maggioranza e la Sindaca si trovano a lavorare isolati. Quando le opposizioni, che hanno un Ministro agli Interni, potrebbero alzare il telefono e in cinque minuti, contribuire con una telefonata a Salvini, ad arricchire ed aiutare il lavoro della Giunta su un tema carissimo alla Lega. La quale, così facendo, non aiuta certamente alla risoluzione dei problemi.
In particolare, l’ex sessantottino, col cuore a sinistra, ma con le visioni attuali da perfetto liberale, è rimasto colpito dalla situazione che si è trovato a gestire dopo le comunali “Ricevevo continuamente segnalazioni da parte dei cittadini che lamentavano un precario livello di sicurezza. Roi, si sente di aiutarli: “Una sera mi sono fatto portare in giro da una volante della Polizia per vedere da vicino qual’era la reale situazione. Ed ho visto un territorio che versava in gravi situazioni.” Dopodichè, l’Assessore scrive alle Forze dell’Ordine, per cercare di sollecitare i controlli nelle ore notturne. Ma il tentativo fallisce:“Non ho ricevuto alcuna risposta. Poi, alcuni rappresentanti delle Forze dell’Ordine si sono rivolte alla Sindaca lamentandosi della mia iniziativa”.
Il quadro descritto da Ezio Roi, non è dei più tranquillizzanti. Evidentemente, l’ex Pretore aveva capito la situazione in cui versava Imola, e aveva cercato di discuterne con le unità operative. Che però, da quanto si apprende, non ci sentivano. Anzi, il lavoro di Roi, ora sembra apparire quasi in controtendenza con il vecchio sistema politico locale, e di conseguenza stonava con gli ordini di scuderia al quale qualcuno era abituato in città, specie elle ore notturne.
Certamente, dobbiamo rammentare, la maggioranza e la Sindaca si trovano a lavorare isolati. Quando le opposizioni, che hanno un Ministro agli Interni, potrebbero alzare il telefono e in cinque minuti, contribuire con una telefonata a Salvini, ad arricchire ed aiutare il lavoro della Giunta su un tema carissimo alla Lega. La quale, così facendo, non aiuta certamente alla risoluzione dei problemi.