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“BAGNI PUBBLICI, È L’INFERNO!”

Riceviamo e pubblichiamo l’editoriale di Ettore Batazzi

Servizi igienici da terzo mondo sotto al centro cittadino. Cosa fare?
Da quando la nuova giunta si è insediata in Comune non è ancora stato fatto nulla per rimettere in sicurezza
i bagni pubblici di Galleria Risorgimento. Parliamoci chiaro, tutta la Galleria è ormai orfana di una qualsiasi gestione civile.
Perchè? Nella migliore delle ipotesi, un cittadino è costretto a correre dentro un bar per poter espletare i propri bisogni. La situazione che si presenta agli occhi di chi non sa,  appena 
varcata la sgarruppata porta a fianco dei gruppi consiliari, è di quelle da raccontare ai propri nipotini. Non credo si possa definire puzzo. No, tutt’altro! Qui stiamo parlando di cose di ben altro spessore. Un gas, acido, peggio di come l’abbiate mai immaginato, non vi permetterà più di respirare. E vi trascinerà ben presto fino alle viscere dell’inferno immaginabile solo in un sobborgo di Calcutta.

Le mattonelle, impisciate da secoli di urina rancida, trasudano liquido putrido. Le porte sono sfondate da anni di totale abbandono. Dal soffitto sbucano i mattoni e l’intonaco sgretolato. A parte il quadretto da girone dantesco, la situazione potrebbe aggravarsi con gli accertamenti sanitari
all’interno del bagno che qualcuno ovviamente non fa. Non oso pensare a quale collezione di batteri immunoresistenti potrebbe trovarsi nello stanzino infernale. Io credo che stiamo toccando la pura follia. Dal momento che un amministratore lasci questa situazione come la vediamo, e come l’abbiamo trovata anche per il Baccanale, si rende protagonista di responsabilità che sconsiglierei a chiunque.
A parte il fatto che ormai, sembra che nessuno effettui più nemmeno le pulizie ordinarie. Come non comprenderli, ci vuole del coraggio per entrare qui dentro.

Ma lo sapete che nelle cittadine limitrove troviamo dei salotti? Bologna, sottopasso in centro con annessi bagni pubblici. Sbarre, omini delle pulizie, odore di candeggina perpetuo, bianco di pulito su tutte le “tazze”. Russi, bagni pubblici mantenuti puliti come il salotto di Tiffany per permettere ai commercianti di fruire del servizio. Questi sono solo alcuni esempi.