Un errore è stato commesso ed a confermarlo ci sono le dichiarazioni della stessa insegnante (afferma che si è trattato di una leggerezza), dell’ufficio scolastico (che parla di incidente) e dei genitori degli alunni (loro confermano che nei quaderni dei loro figli sono stati svolti esercizi ad un quesito che NON doveva esserci).
Ora non possiamo che attendere l’opinione degli uffici preposti che hanno richiesto una relazione scritta così si potrà valutare se il metodo educativo in questione sia da considerarsi opportuno e corretto oppure no.
Si smetta di spostare l’attenzione su Salvini, il quale fa il suo lavoro di Ministro, di vice Premier e di Segretario della Lega.
Possiamo capire che in una realtà piccola come quella di Castel del Rio possa, una cosa del genere, portare subbuglio e discussione. Ben vengano le discussioni se costruttive e che possano essere da monito per i posteri.
La politica a scuola NON si deve fare altrimenti la politica ENTRA nella scuola e dopo nessuno può lamentarsi che casi come questi siano presi di mira dal mondo politico.
Purtroppo negli anni le discussioni sono state sempre a senso unico, i cattivi sempre gli stessi e i buoni che si permettevano di fare bello e cattivo tempo.
L’aria cambia, il controllo sui fatti oggi è immediato e quello che ieri passava in sordina adesso ottiene una eco maggiore.
Si responsabilizzino tutti, si moderino i toni e si porti rispetto agli studenti che la politica, se la vorranno seguire, la faranno fuori dalle scuole.
Fabio Morotti – Lega – Segretario Valle del Santerno