Si è svolta questo pomeriggio alle ore 18, nel “Giardino Vittime della Strage del 2 Agosto 1980” (angolo via Villa Clelia, Don Cortini e Lolli), la cerimonia commemorativa, organizzata dal Comune di Imola, a ricordo delle vittime della strage alla stazione di Bologna.
“La commozione si rinnova, pensando a quella mattina del 2 agosto 1980 alla stazione ferroviaria di Bologna. Ottantacinque vite spezzate, oltre duecento persone ferite, intere famiglie sconvolte da un dolore che nemmeno dopo 38 anni riesce a trovare verità, giustizia e conforto” ha detto la sindaca Manuela Sangiorgi, nel portare il saluto dell’Amministrazione comunale.
“Un senso di vuoto che ci accomuna tutti nel rigetto totale di qualsiasi forma di terrorismo; una piaga che ancora oggi siamo costretti a fronteggiare in un esercizio che destabilizza quelle certezze poste alla base della nostra società e del nostro vivere quotidiano. Non ci resta che riflettere in silenzio, onorare la memoria delle vittime, indirizzare il nostro pensiero alle loro famiglie e trasformare la rabbia ed il dolore per questa ferita ancora aperta in una reazione in grado di alimentare senso civico e spirito di democrazia” ha aggiunto la prima cittadina imolese.
Riferendosi poi alla cerimonia svoltasi a Bologna, alla quale la sindaca Manuela Sangiorgi era presente, in rappresentanza del Comune di Imola, insieme al gonfalone della città, la prima cittadina ha concluso “è molto importante che oggi a Bologna lo Stato fosse presente, con il presidente della Camera, Roberto Fico e con il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede. Proprio il presidente Fico ha fatto sapere che lo Stato vuole esserci al 100% per la ricerca della verità. In questo contesto, è altrettanto importante che oggi Fico si sia impegnato, come terza carica dello Stato, ad organizzare a settembre un incontro con i parenti delle vittime della strage per capire come muoversi per la ricerca della verità. Una verità che mi auguro sotto questo governo si possa trovare”.
Da parte sua Don Andrea Querzè, Vicario generale Diocesi di Imola, ha posto l’accento sulla necessità dello “stare insieme di fronte a qualsiasi fatica e a non dimenticare quanto accaduto”.