“Settecentotrentamila euro per i profughi? Meglio aiutare prima i nostri “deboli” e mi auguro di non rivedere al Circondario buttare 20 mila euro spesi in magliette e gadget utilizzati per integrare i profughi o presunti tali”.
Queste le parole di Simone Carapia, rieletto in Consiglio comunale a Imola e che giovedì lo vedrà tornare combattivo, sotto le insegne leghiste, tra i banchi dell’opposizione.
“Questo sistema richiedenti asilo e rifugiati è partito con il Pd al governo del Paese e di Imola. – continua Carapia – Ora mi aspetto una discontinuità e controlli più severi sia da parte del Governo, ma anche dell’esecutivo della Città che è il comune capofila del Circondario Imolese. Anche sulle tematiche del sociale il movimento cinque stelle in campagna elettorale ha parlato chiaro e per questo li incalzeremo perché s’impegnino e impieghino le risorse in primis per i nostri deboli”.
A dar manforte al consigliere leghista ci pensa il segretario del Carroccio imolese, Marco Casalini, anche lui fresco di nomina all’interno del partito.
“Siamo alle solite, dobbiamo veder passare davanti ai nostri occhi un fiume di quattrini destinato a persone che secondo noi non hanno il diritto di restare nel nostro paese. Insieme ai nostri eletti in Consiglio comunale daremo battaglia per ogni spicciolo che non viene speso per i nostri cittadini. Il Circondario? Se deve servire per dar risorse ai clandestini meglio che chiuda”.
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