Anche se non si candida una perdente come sindaco, la Cappello che deve tanto alla città (qualcosa come uno stipendio di 50.000 euro all’anno come delegata Acer dove è stata nominata da Manca, ma con risultati discutibili ) ha lasciato intendere che farà opposizione da consigliera comunale. Ma prima bisogna capire se la signora non sia in incompatibilità, poi si vedrà che tipo di opposizione vorrà fare? Del tipo “Non tutti sanno che” o con dei videoselfie in stile tarozziano per celebrare le realizzazioni della precedente amministrazione sempre che ci sia qualcosa da celebrare, a proposito Tarozzi che fine ha fatto?
Tornando all’opposizione della candidata sindaco perdente, cosa farà la madama quando i nuovi consiglieri cominceranno a scoperchiare i fatti loro ( PD, partecipate, etc.)? Manderà delle diffide ai consiglieri zelanti tramite il suo studio legale in tandem con la sorella che faceva il tifo per Manca durante la campagna per le elezioni politiche?
O comincerà a capire perché la gente l’ha portata al ballottaggio e di là alla sua sconfitta e del suo partito, pardon “coalizione”?
Nei giorni scorsi si era lamentata che quello che accade nel Consiglio Comunale non viene nemmeno fuori perché non fa notizia. Abbiamo capito che la madame non sapeva durante la campagna elettorale che fine avevano fatto i luoghi di divertimento River Side e la discoteca del parco “Acque Minerali”, ma che lei non sa o fa finita di non sapere che oltre il “Sabato Sera” (cui concessionaria è Immedia, quello ramo d’azienda di “Allestimenti e Pubblicità” che gli aveva costruito il palco per la sfilata di Gentiloni e di Del Rio) ci sono anche altri che fanno informazione sul territorio nonostante le mancanze di ordine linguistico o finanziario. Certo non è facile fare informazione non avendo un concessionario e dei finanziamenti pubblici come “Sabato Sera” e “Sette Sere” del figlio dell’ex ministro Poletti o quando veniva impedito (mentre agli amici e nipoti era concesso) di filmare e fotografare durante il Consiglio Comunale.
Quelli che faranno un’opposizione (vera) saranno proprio quelli che si sono ricordati del suo passato “civico”, quelli che hanno avuto il coraggio di combattere l’ampliamento della discarica, quelli che fanno cittadinanza attiva e hanno dimostrato che non hanno niente a che fare con i partiti, quelli che nonostante il bel tempo di domenica 24 giugno hanno preferito prima di andare o di non andare al mare di dare le chiave della città ed il voto per far crollare un sistema che da 72 anni da queste parti impediva una reale concorrenza anche in quella dell’informazione.