A 72 anni, con una forte invalidità, costretto a farsi la doccia fredda per un guasto alla caldaia. Da una settimana Acer sembra non occuparsi di una segnalazione di un cittadino imolese.
È questo quello che appare delinearsi davanti al grido disperato di un imolese di 72 anni, che, malgrado delle forti invalidità, non ha esitato a denunciare alla Lega Nord la propria situazione.
Oltre a questo, come se non bastasse, l’anziano imolese è costretto a vivere in una delle palazzine di alloggi popolari di via Galilei che non nasconde diverse criticità.
L’intonaco del bagno si sta polverizzando mettendo a rischio la salute dell’anziano, alcuni vicini di casa occupano abusivamente degli spazi comuni accatastando mobili e ogni genere di oggetti impedendo l’utilizzo di alcune stanze e mettendo a rischio anche l’accesso ai contatori della luce senza tralasciare la possibilità di attrarre topi.
Alcuni lavori di ristrutturazione, evidentemente fatti “alla buona” hanno lasciato segni e macerie.
Addirittura, durante la messa in sicurezza di alcune balaustre in metallo, i lavori non ancora terminati non vengono messi in sicurezza e nemmeno sono segnalati da cartellonistica di cantiere.
Insomma, ci troviamo davanti, per l’ennesima volta, davanti alla mala gestione degli alloggi pubblici da parte di Acer, quell’Acer che ci sta regalando anche la candidata supportata da Manca e dal Partito democratico che non esita a raccontarci di quanto sia bella ed efficiente la nostra città.
Ci auguriamo che la vicinanza delle elezioni amministrative stimoli chi si occupa di queste segnalazioni.
Non possiamo pensare che i nostri cari siano nelle condizioni di doversi fare delle docce fredde per il mancato interessamento dell’ente preposto ai controlli delle case popolari.
Marco Casalini – Lega Nord – Segretario sezione Imolese