“CANDIDATURE DI IMMAGINE”

Riceviamo e pubblichiamo

Spett.le Tutto Imola,

agli sgoccioli della campagna elettorale abbiamo visto tutte le nuove candidature scelte dai partiti. Facce piu o meno conosciute, anche se si è prevalentemente cercato di lanciare nuovi profili in tutti gli schieramenti. Mi sarei aspettato più azzardo e coraggio. Cominciamo da uno dei due principali partiti populisti del momento:hanno preferito lanciare per il consiglio comunale tutti volti nuovi. Prevalentemente tutti derivanti dalla sfera di sinistra in un passato piu o meno prossimo (non c’è nulla di male ma basta saperlo). Comunque, guardando i curriculum, mi sembra senza la minima propensione per la politica o una preparazione nella risoluzione di problematiche pubbliche, anche minime. Forse, è stata giustamente premiata la “devozione” sui social,tanto cara all’impero di Di Maio a discapito delle eccellenze e talenti individuali che non collimano però,con l’esempio del partito su scala nazionale che invece si è dimostrato eccellente.

Per quanto riguarda i giovani,fa piacere ci siano molti volti nuovi. Tutti,però,mi risulta lontani anni luce dall’interesse che merita la politica e la città per poter essere servita con devozione.Mai visti in assemblee pubbliche che riguardavano i temi della nostra città o in consiglio comunale. 
Dico questo, dato che il candidato sindaco del M5S quando le è stata avanzata una critica,ha consigliato al criticante, di frequentare piu spesso il consiglio comunale (il quale ha un lavoro e non può farlo come lei che chiede un permesso)

Ricordiamo che le lamentele dei cittadini non mancheranno,di conseguenza queste credenziali non andavano messe da parte, a scapito, mi pare di vedere, dell’immagine e dell’aspetto estetico del candidato.(questo sì che occorre per rappresentare la maggioranza?)
Mi auguro anche che siano tutte persone residenti nel Comune di Imola.

Con questa mia lettera non è mia intenzione fare killeraggio politico ma solo cercare di chiarire quel pizzico di ipocrisia che regna anche nei più “puri e casti”.

Grazie.

Primo Lippi